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Le carenze della stazione appaltante non possono essere sanate dal concorrente

CONTENUTO

Il principio secondo cui le carenze della stazione appaltante non possono essere sanate dal concorrente è stato recentemente ribadito dal Consiglio di Stato con la sentenza n. 7898/2025. Questa decisione chiarisce che eventuali illegittimità nel bando di gara, come la mancata previsione dei criteri ambientali minimi (CAM), non possono essere compensate dalla presentazione di un’offerta ecosostenibile da parte del concorrente. In altre parole, l’operatore economico non può colmare le omissioni o le irregolarità dell’amministrazione nella predisposizione della procedura di gara.

Il fondamento di questo principio risiede nel sistema di controlli preventivi e nella necessità che la gara sia impostata correttamente fin dall’inizio. È esclusivamente compito della stazione appaltante garantire la completezza e la legittimità degli atti preparatori alla gara. Il concorrente, dal canto suo, può intervenire solo sulle proprie posizioni soggettive, come nel caso in cui sia necessario integrare documenti amministrativi mancanti attraverso il soccorso istruttorio, previsto dall’art. 101 del D.Lgs. 36/2023.

Pertanto, è fondamentale che le responsabilità procedurali siano chiaramente distinte: il concorrente deve rispettare i requisiti richiesti dal bando, mentre la stazione appaltante è responsabile della correttezza formale e sostanziale dell’intera procedura di gara.

CONCLUSIONI

In sintesi, il principio stabilito dal Consiglio di Stato sottolinea l’importanza della responsabilità della stazione appaltante nel garantire la legittimità e la completezza della procedura di gara. Le carenze imputabili all’amministrazione non possono essere sanate dai concorrenti, i quali devono limitarsi a presentare offerte conformi ai requisiti stabiliti. Questo principio è cruciale per garantire la trasparenza e l’equità nelle procedure di appalto pubblico.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è essenziale comprendere che la responsabilità della stazione appaltante è un elemento chiave nella gestione delle gare. I dipendenti devono assicurarsi che i bandi siano redatti in modo completo e conforme alle normative vigenti, evitando così problematiche che potrebbero compromettere l’intera procedura. I concorsisti, d’altro canto, devono essere consapevoli che eventuali carenze nel bando non possono essere sanate con offerte migliorative, ma devono piuttosto segnalare tali irregolarità.

PAROLE CHIAVE

Carenze stazione appaltante, Consiglio di Stato, bando di gara, criteri ambientali minimi, soccorso istruttorio, responsabilità procedurali.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.Lgs. 36/2023 - Codice dei contratti pubblici.
  2. Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 7898/2025.
  3. Art. 101 D.Lgs. 36/2023 - Soccorso istruttorio.

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