Legittima esclusione da concorso per tatuaggio, in via di rimozione, ma visibile. tar lazio n. 16613/2024

Legittimità dell’esclusione da un concorso per tatuaggio in via di rimozione ma visibile

CONTENUTO

La questione dell’esclusione da un concorso pubblico a causa di tatuaggi visibili, anche se in fase di rimozione, solleva interrogativi significativi riguardo alla legittimità di tali decisioni. In Italia, la presenza di tatuaggi, sebbene sempre più comune, può ancora influenzare le scelte di assunzione, specialmente in ambiti pubblici o istituzionali dove l’immagine e la reputazione sono cruciali.

Secondo l’articolo 3 della Costituzione Italiana, ogni forma di discriminazione è vietata, e i criteri di selezione devono essere oggettivi e non basati su pregiudizi. Tuttavia, le amministrazioni pubbliche possono stabilire requisiti specifici per i candidati, in particolare per ruoli che richiedono una particolare immagine professionale. La giurisprudenza ha riconosciuto che i datori di lavoro possono adottare politiche di dress code, purché queste non violino la dignità del lavoratore (Cass. Civ., Sez. Lav., 15 gennaio 2015, n. 555).

In particolare, nel caso di un concorso pubblico, l’amministrazione potrebbe giustificare l’esclusione di un candidato con tatuaggi visibili se questi sono considerati in contrasto con l’immagine istituzionale che si intende promuovere. Tuttavia, la situazione si complica quando il tatuaggio è in fase di rimozione: in tal caso, il candidato potrebbe sostenere che l’esclusione è ingiustificata, poiché il tatuaggio non è permanente e la sua visibilità è temporanea.

La normativa di riferimento include il Decreto Legislativo 165/2001, che stabilisce i principi generali in materia di pubblico impiego, e il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, che invita a mantenere un’immagine decorosa e rispettosa del ruolo ricoperto.

CONCLUSIONI

In sintesi, l’esclusione da un concorso pubblico per tatuaggi visibili, anche se in fase di rimozione, può essere legittima se giustificata da esigenze di immagine e reputazione dell’ente. Tuttavia, ogni caso deve essere valutato singolarmente, tenendo conto della specificità del ruolo e delle circostanze del candidato.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

I dipendenti pubblici e i concorsisti devono essere consapevoli che la loro immagine può influenzare le opportunità di assunzione. È consigliabile considerare l’eventuale impatto di tatuaggi visibili e, se necessario, intraprendere azioni per la loro rimozione prima di partecipare a concorsi pubblici, soprattutto in ambiti dove l’immagine è di particolare rilevanza.

PAROLE CHIAVE

Tatuaggi, concorso pubblico, esclusione, legittimità, immagine istituzionale, diritto del lavoro, discriminazione.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Costituzione Italiana, Art. 3.
  2. Decreto Legislativo 165/2001.
  3. Codice di comportamento dei dipendenti pubblici.
  4. Cass. Civ., Sez. Lav., 15 gennaio 2015, n. 555.

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