L’interminabile cantiere delle modifiche al codice dei contratti - Le Autonomie L'interminabile cantiere delle modifiche al codice dei contratti - Le Autonomie
Il Nuovo Codice degli Appalti: Semplificazione e Digitalizzazione
CONTENUTO
Il Decreto Legislativo 36/2023 ha segnato un cambiamento significativo nel panorama degli appalti pubblici in Italia, introducendo misure volte a semplificare e digitalizzare le procedure. A partire dal 1° gennaio 2024, tutte le fasi degli appalti dovranno essere gestite in formato digitale, con l’obbligo di creare un fascicolo digitale per ogni procedura (art. 20, D.Lgs. 36/2023). Questa innovazione mira a rendere le procedure più trasparenti e accessibili, riducendo i tempi e i costi per le amministrazioni.
Un altro aspetto rilevante è l’aggiornamento delle soglie comunitarie, che per i lavori pubblici è fissato a 5.382.000 euro. Questo adeguamento permette di allineare le procedure italiane con quelle europee, facilitando la partecipazione di operatori economici da altri Stati membri.
Inoltre, il nuovo Codice introduce l’obbligo di inserire i Criteri Ambientali Minimi (CAM) nei bandi di gara (art. 57, D.Lgs. 36/2023). Le stazioni appaltanti non hanno più discrezionalità in merito, come confermato dalla Delibera 413/2025 dell’ANAC, che sottolinea l’importanza di considerare la sostenibilità ambientale nelle scelte di approvvigionamento.
Un ulteriore aspetto di rilievo è la disciplina della proroga tecnica, regolata dall’art. 120, comma 11, che limita il suo utilizzo a casi eccezionali e vieta modifiche sostanziali e revisioni dei prezzi non previste. Questa norma è stata chiarita dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 5146/2023, che ha ribadito l’importanza di rispettare i vincoli normativi per garantire la correttezza delle procedure.
Infine, il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti è stato rafforzato, con l’obiettivo di garantire che solo enti adeguatamente preparati possano gestire appalti pubblici. Tuttavia, la figura del “rinnovo” dei contratti rimane non normata, creando incertezze per le amministrazioni (Le Autonomie, 2025).
CONCLUSIONI
Il nuovo Codice degli Appalti rappresenta un passo avanti verso una gestione più efficiente e sostenibile degli appalti pubblici. La digitalizzazione e l’introduzione di criteri ambientali sono elementi chiave per modernizzare il settore, ma richiedono un adeguato supporto formativo per i dipendenti pubblici e i concorsisti.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere le nuove norme e le procedure digitali previste dal D.Lgs. 36/2023. La formazione continua e l’adeguamento alle nuove tecnologie saranno essenziali per garantire una corretta applicazione delle norme e per evitare problematiche legate alla gestione degli appalti.
PAROLE CHIAVE
Codice degli Appalti, digitalizzazione, Criteri Ambientali Minimi, proroga tecnica, qualificazione stazioni appaltanti, sostenibilità.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.Lgs. 36/2023
- ANAC, Delibera 413/2025
- Art. 120, comma 11, D.Lgs. 36/2023
- Consiglio di Stato, n. 5146/2023
- Le Autonomie, 2025

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