LOMBARDIA bar denominazione M annesso a piscina

Una somministrazione con denominazione M (annessa a piscina):

  • può essere trasformata in somministrazione “normale” e quindi svincolata dalla piscina? e quindi con orari propri e aperta a tutti gli avventori e non solo a quelli della piscina?
  • se si = con che procedura?
  • se resta “M” può preparare/somministrare solo quanto ha denunciato nella notifica sanitaria? se vuole aggiungere qualcosa deve riaggiornare la notifica sanitaria al SUAP che la trasmetterà all’ATS? giusto?
  • cosa può somministrare/preparare un “bar e simili” ? qual’è la normativa ?
    si ringrazia

Da quello che dici, dovrebbe essere un esercizio ai sensi dell’art. 68, comma 4 della LR 6/2010. In quanto tale, deroga ai normali requisiti che occorrono per i normali esercizi. Se volesse diventare un normale bar/ristorante dovrebbe trovare, in primis, la destinazione d’uso commerciale e poi gli altri requisiti previsti dall’amministrazione comunale in base alla zona di riferimento. Da vedere in base ai dettagli…
Dal punto di vista procedurale potrebbe cessare l’esercizio attuale (comunicazione di cessazione) e presentare SCIA o Autorizzazione per la nuova tipologia.

La notifica sanitaria riguarda la tipologia produttiva. Se fosse già “somministrazione con preparazione” potrebbe fare a meno di presentarne un’altra. Semmai è da vedere se, per pura formalità, cessando il precedente esercizio, non sia il caso di ripartire da capo con tutta la pratica nel suo complesso (se questo è il senso della domanda)

La tipologia è unica: per somministrazione al pubblico di alimenti e bevande la vendita per il consumo sul posto, che comprende tutti i casi in cui gli acquirenti consumano i prodotti nei locali dell’esercizio o in una area aperta al pubblico, a tal fine attrezzati. Sarà l’esercente a organizzarsi come bar o ristorante come le altre possibili declinazioni. Da un punto di vista sostanziale, sarà limitato dall’avere o meno un locale cucina ecc.

Scusi… ma se vuole diventare somministrazione alimenti e bevande “normale” e i locali sono del COMUNE, ci vuole la destinazione d’uso commerciale?
Il Comune, proprietario dei locali, può mettere delle limitazioni, es. orari, tipologia non birrerie, pub,piano bar, america bar…, divieto di sublocare senza preventivo assenso del comune, altro ? in che modo può dettare queste condizioni/limitazioni?
grazie

In questo caso è da vedere in base alla volontà comunale. Immagino che ci sarà una convenzione. A monte di tutto, occorre vedere quella e la fattibilità astratta. Per il resto, se è attività aperta al pubblico, occorre la destinazione d’uso compatibile, a prescindere chi sia il proprietario.

Come proprietario può contrattualizzare i termini di utilizzo. Ripeto che è da vere in base ai dettagli. Difficile rispondere ij termini generali