LOMBARDIA - cenone capodanno - struttura mobile esterna

Un ristoratore ha chiesto se può mettere una struttura mobile riscaldata, su suolo privato, davanti al suo ristorante la sera del cenone per poter accogliere gli invitati, offrire in questa struttura solo l’aperitivo e usarla poi come spazio gioco per bimbi.
C’è bisogno di qualche pratica SUAP? ATS è coinvolto ??

in attesa, si ringrazia

Strutture Mobili Esterne per il Cenone di Capodanno in Lombardia: Cosa Sapere

CONTENUTO

Con l’avvicinarsi del Capodanno 2025/26, la Lombardia si prepara a festeggiare con eventi che, in molti casi, prevedono l’utilizzo di strutture mobili esterne. Queste soluzioni sono particolarmente apprezzate per la loro flessibilità e per la possibilità di organizzare eventi all’aperto, in un contesto di sicurezza e rispetto delle normative vigenti.

In diverse località montane, come Chiesa in Valmalenco (SO), il 31 dicembre si svolgerà un evento in Piazza SS Giacomo e Filippo, dove si potrà gustare street food accompagnato da un DJ-set. Le strutture mobili, come tendostrutture, sono previste per garantire un’adeguata copertura e protezione dagli agenti atmosferici. A Madesimo (SO), è in programma una fiaccolata con DJ-set all’aperto, dove sarà possibile gustare vin brulè, creando un’atmosfera festosa e accogliente.

Rifugi come Shambalà (LC) offrono cenoni tradizionali in quota, mentre Zoia (SO) propone un evento outdoor isolato, dimostrando la varietà di opzioni disponibili per chi desidera festeggiare in un contesto naturale. È importante tenere presente che, per l’organizzazione di eventi con strutture temporanee, si applicano le normative di sicurezza previste dal D.Lgs 81/08, che regolamentano le condizioni di sicurezza per le strutture mobili.

Inoltre, le ordinanze comunali relative agli assembramenti, in particolare quelle residue del DPCM Covid, potrebbero influenzare la modalità di svolgimento degli eventi. Pertanto, è consigliabile prenotare con anticipo per assicurarsi un posto e rispettare le eventuali limitazioni.

CONCLUSIONI

La scelta di strutture mobili esterne per il Cenone di Capodanno in Lombardia offre un’opportunità unica di festeggiare in un contesto suggestivo e sicuro. Tuttavia, è fondamentale essere informati sulle normative vigenti e sulle eventuali restrizioni che potrebbero influenzare la partecipazione agli eventi.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, la conoscenza delle normative relative alla sicurezza delle strutture temporanee e delle ordinanze comunali è cruciale. Queste informazioni possono rivelarsi utili non solo per la pianificazione di eventi pubblici, ma anche per la gestione di situazioni di emergenza e per garantire la sicurezza dei cittadini.

PAROLE CHIAVE

Capodanno, Lombardia, strutture mobili, eventi all’aperto, sicurezza, D.Lgs 81/08, ordinanze comunali, prenotazioni.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  • D.Lgs 81/08 - Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro
  • DPCM Covid-19 - Disposizioni in materia di contenimento della pandemia
  • Ordinanze comunali relative agli assembramenti e alla sicurezza pubblica.

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sono del parere che il “fatto non susssiste”. Dico da un punto di vista amministrativo. Si tratta di un’ipotesi una tantum, per un’occasione speciale dove, alla fine, neppure verranno somministratati alimenti e bevande intendendo come vera attività di ristorazione. Da un punto di vista edilizio, la temporaneità e la precarietà fa salva l’installazione da necessità di pratiche. Da un punto di vista amministrativo/commerciale non la inquadrei come superficie di somministrazione vera e propria ma come luogo di accoglienza in attesa del cenone.
Data l’estrema limitatezza temporale, neppure andrei a scomodare problemi sulla destinazione d’uso di quel luogo privato. Un po’ come l’esempio della “villa” che sicuramente non ha un uso commerciale che si trasforma in disco/risto per il veglione.

Tittavia, se vuoi essere fiscale e vuoi considerare quel luogo un ampliamento, occorrerebbe l’autorizzazione se qull’esercizio è in zona tutelata e il tuo comune applica l’autorizzazione in queste aree. Oppure, occorrebbe la SCIA se fossimo in zona non tutelata