LOMBARDIA pizzeria asporto attivata da non artigiano

Un commerciante (no artigiano) vuole aprire pizzeria asporto
ci sono problemi? ci sono limitazioni?
grazie mille

La legge quadro 443/85 afferma che è istituito l’albo provinciale delle imprese artigiane, al quale SONO TENUTE ad iscriversi tutte le imprese aventi i requisiti

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L’iscrizione all’albo è costitutiva e condizione per la concessione delle agevolazioni a favore delle imprese artigiane.


Quanto evidenziato, però, sono aspetti che riguardano la CCIAA è la natura stessa di impresa da verificare caso per caso. Il titolare potrebbe non svolgere personalmente l’attività demandano ai dipendenti: non sarebbe un’impresa artigiana.

In buona sostanza, il SUAP/Comune non può agire in via presuntiva e, per di più, in un ambito su cui non ha competenza. Se codesto soggetto avvia l’attività il comune, al più, può segnalare la cosa alla CCIAA

No, se vende pizze già fatte che a sua volta ha acquistato da altri (ricordi la nozione di “commercio al dettaglio”?).

Se le produce direttamente lui (o la sua impresa) deve essere annotato sul Registro delle Imprese anche con la qualifica di attività artigiana.

In caso di esercizio dell’attività artigiana senza l’annotazione della qualifica nel registro delle imprese, in Lombardia l’organo di controllo contesta la sanzione di cui all’art. 11 della L.R. 73/1989 e la competenza sulle sanzioni è dei comuni.

Concordo con Marco, mi era sfuggito che in Lombardia le sanzioni sono delegate ai comuni.
Davo per scontato che non fosse attività commerciale ma si trattasse di attività di preparazione e vendita diretta altrimenti la domanda non avrebbe avuto senso.

Prepara lui le pizze da asporto… ma ha anche in un altro locale una attività di commercio fisso.
Quindi cosa devo CONTROLLARE ???
grazie