Manifestazione pubblica su suolo privato e destinazione urbanistica

Buongiorno.
Nel nostro settore Attività Economiche/Edilizia Privata abbiamo un grosso dubbio per il quale non riusciamo a darci una risposta (che magari sarà evidente ma che ci sfugge!)

  1. Lo svolgimento di qualsiasi manifestazione pubblica, sia su suolo pubblico che privato, in che modo va in deroga alla destinazione urbanistica del suolo sul quale si svolge?
    Mi spiego meglio. Le nostre norme di attuazione del PRG comunale (non abbiamo ancora il PAT) riportano per ogni zona urbanistica comunale il tipo di attività che potrà insistere su questa (artigianale, agricola, commerciale etc.). Non troviamo mai alcun richiamo a eventuali deroghe temporanee per manifestazioni, sagre ed eventi.
    E’ comunque evidente che in tutti i comuni tali attività si svolgono in piazze, edifici, parchi ricadenti nelle più disparate zone urbanistiche. Ma in base a quale norma questo è possibile?
    Vi è la possibilità di derogare temporaneamente alla destinazione urbanistica di zona?
  2. Quali accortezze utilizzare per lo svolgimento di una manifestazione pubblica in un parco di una villa privata o all’interno di questa?
    Grazie mille per l’aiuto e buon lavoro

Hai toccato un tema spinoso e non sei la sola, vedi qua: Food truck e manifestazione in area privata

la questione non viene mai affrontata ma sarebbe bene indicare qualcosa negli strumenti urbanisti comunali. Per prassi, il comune, in qualità di proprietario del suolo pubblico e ai sensi del relativo regolamento di occupazione, implicitamente avalla gli usi consentiti anche a livello urbanistico: mercati, eventi, manifestazioni, ecc. Più che di destinazione d’uso accezione di “categorie funzionali”, si parla di uso pubblico o privato a rilevanza pubblica. Al netto di aree appositamente interdette o vincolate.

Il problema viene fuori, maggiormente, quando gli eventi si svolgono su area privata. In quel caso si vede in giro una certa tolleranza ma, in verità, la questione andrebbe affrontata con specifiche disposizioni che indicassero la non rilevanza dell’uso (che non sarebbe consentito) entro certi limiti di utilizzo. Se un soggetto privato trasformasse, anche per un giorno, una villa in una discoteca (a prescindere dai titoli TULPS), sarebbe consentito? Spesso è consentito, vedi feste di fine anno ma, in realtà, la questione non è così semplice. Allora, come dicevo nel post linkato, potrebbe essere consentita anche l’apertura di un bar per un giorno in un garage che si affaccia sulla passeggiata del paese.

Il comune può sicuramente indicare la fattibilità delle varie ipotesi nei propri atti del governo del territorio al fine di non cadere nell’arbitrarietà

1 Mi Piace

Grazie mille per le delucidazioni. In effetti ci si imbatte spesso in problematiche per le quali si era dato, per anni, tutto per scontato senza mai aver sviscerato a fondo i come e i perchè.
Visto che i nostri strumenti urbanistici sono in fase di profondo aggiornamento sarà l’occasione per prendere in mano la questione.
Cordiali saluti

1 Mi Piace