Modalità controllo titoli dichiarati per rapporti di lavoro

Salve a tutti, una domanda: per chi avesse esperienza in concorsi ove vengono attribuiti punti per titoli relativi a rapporti di lavoro autonomo/collaborazioni libero professionali (non quindi titoli di servizio per lavoro nella P. A.), come viene svolto il controllo sulla veridicità di questi titoli dichiarati nel curriculum, al momento della assunzione?
Mi chiederanno di produrre documentazione relativa a partita iva, dichiarazione dei redditi, contratti di lavoro o sarà sufficiente la mera documentazione relativa alla iscrizione all’albo professionale (nello specifico degli avvocati) per gli anni dichiarati in curriculum? Grazie.

Non esiste una regola codificata per il controllo di questo tipo di dichiarazioni. Spetterà all’ente pubblico decidere che tipo di controllo effettuare.

In realtà:

  • Per verificare rapporti lavorativi presso privati, viene trasmessa PEC a datore di lavoro; in assenza di risposta, viene richiesto estratto contributivo INPS;

  • Qualora l’inquadramento part-time sia valutato con punteggio inferiore, in assenza di risposta dal datore di lavoro, sarà anche richiesta busta paga oltre ad estratto contributivo;

  • Per verificare incarichi presso enti pubblici, sarà richiesta determinazione di affidamento incarico ovvero nomina nel ruolo, ovvero altro attestato in carta intestata dell’ente;

  • Per quanto riguarda il fatturato, potrà essere chiesto fornire prova degli importi necessari, comunque sempre contattando anche i datori di lavoro;

Grazie. Ma in caso di avvocato ( quindi non avente un datore di lavoro), invieranno una PEC al mio ordine professionale chiedendo verifica della iscrizione all’albo per gli anni dichiarati, oppure dovranno comunque chiedermi la produzione di estratto contributivo della cassa forense? (Gli avvocati non sono iscritti all’Inps ma alla cassa forense).