Modifica contrattuale in affidamento diretto

In caso di affidamento diretto di lavori (quindi lavori per un importo inferiore ai 150.000 euro) è consentito fare una modifica contrattuale mediante perizia, ai sensi dell’art. 120 comma 1 lettere b o c, che porta il valore sopra i 150.000 euro, superando quindi la soglia complessiva entro la quale è ammissibile l’affidamento diretto?

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In materia di appalti pubblici, l’affidamento diretto è una procedura semplificata che può essere utilizzata per lavori di importo inferiore a determinate soglie, che attualmente, secondo il Nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs 50/2016, recentemente aggiornato dal D.Lgs 36/2023), sono fissate a 150.000 euro. La questione sollevata riguarda la possibilità di modificare un contratto di lavori, originariamente affidato mediante affidamento diretto per un importo inferiore a tale soglia, in modo tale che il valore complessivo superi i 150.000 euro, attraverso l’utilizzo di una perizia di variante ai sensi dell’art. 106 del D.Lgs 50/2016 (ora art. 120 del D.Lgs 36/2023).

Teoria Generale del Diritto

La modifica dei contratti pubblici è disciplinata in modo rigoroso per garantire trasparenza, concorrenza e parità di trattamento tra gli operatori economici. Le varianti contrattuali sono ammesse solo in casi specifici e sotto determinate condizioni, per evitare il rischio di eludere le procedure di gara previste dalla normativa sugli appalti pubblici.

Norme Relative alla Teoria

L’art. 106 del D.Lgs 50/2016 (e corrispondentemente l’art. 120 del D.Lgs 36/2023) stabilisce le condizioni sotto le quali è possibile apportare modifiche ai contratti di appalto. In particolare, le lettere b e c del comma 1 prevedono la possibilità di modificare il contratto originario in caso di varianti tecniche non previste o necessarie per cause sopravvenute, purché rispettino determinati limiti percentuali rispetto all’importo iniziale del contratto e siano giustificate da adeguata documentazione.

Esempi Concreti

Se un ente pubblico ha affidato direttamente un lavoro per un importo di 100.000 euro e, successivamente, a causa di imprevisti tecnici o necessità sopravvenute, si rende necessaria una variante che porta l’importo totale a 160.000 euro, questa modifica potrebbe essere ammissibile solo se rispetta i criteri e i limiti stabiliti dalla normativa, inclusa la necessità che la modifica sia imprevedibile al momento dell’affidamento e proporzionata.

Conclusione Sintetica

Tuttavia, è fondamentale considerare che superare la soglia dei 150.000 euro mediante modifiche contrattuali potrebbe sollevare questioni di legittimità, in quanto potrebbe essere interpretato come un tentativo di eludere le procedure di gara obbligatorie per importi superiori. Pertanto, ogni modifica che comporti il superamento di tale soglia deve essere attentamente valutata alla luce dei principi di trasparenza, concorrenza e non discriminazione.

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Bibliografia