abbiamo un negozio con attive due scie
- di vicinato
- somministrazione non assistita (che peraltro avviene attraverso una finestrella come bar to go)
L’asl dopo averci fornito un parere preventivo, indicandoci anche il luogo dove posizionare l’ attrezzatura del caso ( tra cui la macchina del caffe) e a distanza di 1 anno circa,
ci comunica che la preparazione del caffè è vietata e che non rientra nei servizi della scia di somministrazione non assistita. Ci ordina quindi di limitare la vendita ai prodotti preconfezionati e che non richiedano preparazione.
A questo punto ci siamo rivolti al tar e siamo in attesa di udienza di merito che probabilmente avverrà entro due anni quando noi avremo già chiuso l’ attività.
Gli avvocati ci consigliano di fare appello al consiglio di stato…in quanto sembra esserci un gap linguistico nella norma che ancora non ha regolamentato queste nuove attività.
cosa ne pensate?