Niente conflitto di interessi tra ruolo di dirigente sindacale e dipendente dell’ufficio personale - Le Autonomie Niente conflitto di interessi tra ruolo di dirigente sindacale e dipendente dell'ufficio personale - Le Autonomie
Conflitto di Interessi: Dirigenti Sindacali e Addetti all’Ufficio Personale
CONTENUTO
Il tema del conflitto di interessi nella pubblica amministrazione è di fondamentale importanza, soprattutto per i dipendenti che ricoprono ruoli sindacali e quelli che operano negli uffici del personale. Recentemente, il Presidente dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha fornito chiarimenti significativi in merito a questo argomento con il parere n. 2220 del 18 giugno 2025.
Secondo quanto stabilito in questo parere, non sussiste conflitto di interessi tra il ruolo di dirigente sindacale e quello di dipendente addetto all’ufficio personale. È importante sottolineare che il conflitto di interessi si configura principalmente per dirigenti e responsabili, e non per semplici addetti. Questo significa che un dipendente che svolge funzioni sindacali non è automaticamente in conflitto con le sue mansioni ordinarie, a condizione che non ricopra un ruolo dirigenziale o di responsabilità.
La normativa di riferimento è l’art. 12, comma 4, lett. b) del D.Lgs. n. 39/2013, che disciplina i conflitti di interesse nella pubblica amministrazione. Tale norma stabilisce che le incompatibilità si applicano principalmente a coloro che hanno poteri decisionali e di gestione, escludendo quindi i dipendenti che non hanno tali responsabilità.
Questo chiarimento è cruciale per garantire che i diritti sindacali dei lavoratori siano rispettati senza compromettere l’integrità delle funzioni pubbliche. La mera appartenenza a un sindacato non deve essere vista come un ostacolo all’esercizio delle proprie funzioni lavorative quotidiane.
CONCLUSIONI
In sintesi, il parere dell’ANAC chiarisce che i dipendenti pubblici che svolgono attività sindacale non devono temere incompatibilità con le loro mansioni, a meno che non ricoprano ruoli dirigenziali. Questo approccio favorisce un ambiente di lavoro più equo e rispettoso dei diritti dei lavoratori, promuovendo una cultura di dialogo e collaborazione tra le parti.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere che l’attività sindacale è un diritto tutelato e che non deve essere vista come un impedimento alla carriera. La consapevolezza di queste norme può aiutare a evitare malintesi e a garantire una corretta gestione delle proprie responsabilità lavorative.
PAROLE CHIAVE
Conflitto di interessi, dirigente sindacale, ufficio personale, ANAC, D.Lgs. n. 39/2013, pubblica amministrazione, diritti sindacali.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.Lgs. n. 39/2013, art. 12, comma 4, lett. b)
- Parere n. 2220 del 18 giugno 2025, ANAC.

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