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La Stabilità dell’Incarico del Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza
CONTENUTO
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha recentemente ribadito l’importanza della stabilità nell’incarico del Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (Rpct). Secondo le indicazioni fornite, la nomina di un Rpct non può avvenire per periodi troppo brevi o con frequenti sostituzioni immotivate, come evidenziato in un caso specifico riscontrato in un Comune siciliano. Questa prassi, oltre a risultare inadeguata, contrasta con le disposizioni normative che richiedono stabilità, autonomia e continuità nell’incarico, elementi fondamentali per garantire un efficace presidio della legalità.
La normativa di riferimento, in particolare il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, stabilisce che l’incarico di Rpct deve coprire almeno un intero ciclo di programmazione triennale, con la possibilità di una sola proroga. Questo approccio è volto a valorizzare le competenze acquisite dal Rpct e a garantire continuità nelle azioni di prevenzione della corruzione. L’ANAC raccomanda, inoltre, che la figura del Rpct sia ricoperta da un segretario comunale o da un dirigente interno, in modo da assicurare la necessaria autorevolezza e competenza.
L’Autorità ha messo in guardia contro la prassi di conferire incarichi annuali o semestrali privi di giustificazione, considerandoli contrari allo spirito delle disposizioni vigenti. La stabilità dell’incarico è essenziale non solo per il buon funzionamento delle misure anticorruzione, ma anche per il rafforzamento della fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche.
CONCLUSIONI
In sintesi, la nomina del Rpct deve seguire criteri di stabilità e continuità, in linea con le indicazioni fornite dall’ANAC. È fondamentale che le amministrazioni pubbliche rispettino queste linee guida per garantire un’efficace prevenzione della corruzione e per promuovere la trasparenza nelle loro attività.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è cruciale comprendere l’importanza della figura del Rpct e le normative che ne regolano l’incarico. La consapevolezza di queste disposizioni non solo aiuta a garantire un ambiente di lavoro più trasparente e responsabile, ma offre anche un quadro di riferimento per future opportunità professionali all’interno della pubblica amministrazione.
PAROLE CHIAVE
Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, ANAC, stabilità, continuità, normativa anticorruzione, pubblico impiego.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33
- Atto ANAC approvato dal Consiglio dell’Autorità il 30 luglio 2025
- Orientamenti ANAC sulla durata dell’incarico Rpct.
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