Nomina del Responsabile della fase di affidamento

E’ possibile che un dirigente di un’unità organizzativa (LL.PP.) possa nominare un Responsabile di fase del procedimento per l’affidamento appartenente ad un’altra Unità organizzativa (AA.GG _Ufficio Gare e Appalti con competenze trasversali a tutti i Settori), ex art. 15, comma 4, del d.lgs. n. 36/2023 oppure il Responsabile di fase dell’affidamento dev’essere necessariamente incardinato nella stessa Unità organizzativa che indice la gara d’appalto?

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

La teoria generale del diritto amministrativo prevede che l’organizzazione amministrativa sia strutturata in modo da garantire l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa, nel rispetto dei principi di legalità, imparzialità e buon andamento. In questo contesto, la figura del Responsabile del Procedimento (RUP) è centrale per la gestione dei procedimenti amministrativi, compresi quelli relativi agli appalti pubblici.

Il Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50, noto come Codice dei Contratti Pubblici, e le sue successive modifiche, tra cui il Nuovo Codice degli Appalti (dlgs 36/2023), disciplinano la figura del RUP e le sue funzioni. Secondo l’articolo 31 del vecchio Codice dei Contratti Pubblici, il RUP è nominato dall’amministrazione aggiudicatrice e deve possedere le competenze tecniche necessarie per seguire tutte le fasi del procedimento di affidamento.

Il Nuovo Codice degli Appalti (dlgs 36/2023) ha introdotto alcune novità in materia di appalti pubblici, ma la logica di fondo rimane quella di garantire che il RUP abbia le competenze e la posizione organizzativa adeguata per gestire il procedimento di affidamento.

In linea teorica, non vi è un principio assoluto che impedisca la nomina di un Responsabile di fase appartenente a un’altra unità organizzativa, purché questa scelta sia giustificata da ragioni di competenza, efficienza e efficacia. Tuttavia, è necessario verificare le disposizioni specifiche del Nuovo Codice degli Appalti e le eventuali linee guida o regolamenti interni dell’ente per determinare se esistano limitazioni o criteri specifici per la nomina del RUP.

Esempio concreto: se l’Ufficio Gare e Appalti ha competenze trasversali e personale con specifiche competenze in materia di appalti, potrebbe essere ritenuto idoneo a fornire un Responsabile di fase per un procedimento di affidamento gestito da un’altra unità organizzativa, come quella dei Lavori Pubblici, se ciò è previsto dalle norme interne e se ciò contribuisce a una migliore gestione del procedimento.

Conclusione sintetica: la nomina di un Responsabile di fase appartenente a un’altra unità organizzativa è possibile se conforme alle norme vigenti e ai regolamenti interni dell’ente, e se tale scelta è motivata da esigenze di competenza e efficienza del procedimento di affidamento.

Nota: Le risposte fornite sono generate automaticamente e non sostituiscono il parere legale di un professionista - puoi chiedere / aspettare la risposta di un esperto umano qui nel forum o continuare la conversazione su My GTPs: ChatGPT - OMNIAVIS Esperto Risponde - Diritto in Comune. Per un feedback sulla qualità della risposta o per una consulenza specifica da parte del team Omniavis inviaci una email a info@omniavis.it

Bibliografia: