Numero sorveglianti

Se non c’è rischio di aggressione ma solo di danni al patrimonio, affidato per normativa in custodia al dirigente, e questi puntualizzando che la responsabilità è unicamente sua incarica della sorveglianza un numero basso di dipendenti, essi possono contestare l’ordine e temere di avere responsabilità nonostante sia scritto il contrario?

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

La questione sollevata riguarda la responsabilità dei dipendenti pubblici e la delega di funzioni da parte dei dirigenti, in particolare in relazione alla custodia e alla protezione del patrimonio pubblico. In generale, la responsabilità dei dipendenti pubblici è regolata da principi di diritto amministrativo che stabiliscono i doveri e le responsabilità derivanti dalla loro posizione e funzione.

Teoria generale del diritto / Premessa generale:
Nel diritto amministrativo, la responsabilità dei dipendenti pubblici può essere di natura amministrativa, civile o penale, a seconda della natura dell’atto o dell’omissione. La delega di funzioni da parte di un dirigente a dipendenti di grado inferiore è un meccanismo amministrativo che permette di distribuire compiti e responsabilità all’interno di un ente o di un’organizzazione.

Norme relative alla teoria:

  • D.lgs. 165/2001 (Testo Unico sul pubblico impiego), in particolare gli articoli che trattano della responsabilità dirigenziale e della delega di funzioni.
  • Codice Civile, per quanto riguarda la responsabilità civile, in particolare gli articoli 2043 (risarcimento per fatto illecito) e seguenti.
  • Codice Penale, per le ipotesi di reato commessi nell’esercizio delle funzioni.

Esempi concreti:
Se un dirigente delega la sorveglianza del patrimonio a un numero limitato di dipendenti, specificando che la responsabilità ultima rimane sua, ciò non esonera automaticamente i dipendenti da ogni forma di responsabilità. I dipendenti, infatti, sono tenuti a eseguire i compiti assegnati con la dovuta diligenza. Tuttavia, in caso di danni al patrimonio derivanti da negligenza o inadempienza, la responsabilità primaria potrebbe essere attribuita al dirigente, a seconda delle specifiche circostanze e delle disposizioni contenute nell’atto di delega.

Conclusione sintetica:
I dipendenti possono sollevare questioni relative alla chiarezza e all’adeguatezza delle istruzioni ricevute, ma la contestazione dell’ordine basata sulla presunta assenza di responsabilità potrebbe non essere sufficiente per escludere ogni forma di responsabilità personale, in assenza di specifiche disposizioni normative o contrattuali che lo prevedano. È sempre consigliabile, in casi di dubbio, cercare un chiarimento formale o una consulenza legale.

Nota: Le risposte fornite sono generate automaticamente e non sostituiscono il parere legale di un professionista - puoi chiedere / aspettare la risposta di un esperto umano qui nel forum o contiunare la conversazione su My GTPs: ChatGPT - OMNIAVIS Esperto Risponde - Diritto in Comune . Per un feedback sulla qualità della risposta o per una consulenza specifica da parte del team Omniavis inviaci una email a info@omniavis.it

Bibliografia:

Il problema è appunto far capire che non è una delega, ma solo un ordine di piazzarsi lì a tenere gli occhi aperti entro il proprio campo visivo, e se qualche metro resta fuori tanto peggio per chi ha dato l’ordine.
Sembra comunque illogico qualcuno possa voler inquisire il pesce piccolo se il dirigente praticamente si incastra da solo.