Una società intende avviare un’attività di somministrazione al pubblico in locali in cui era presente medesima attività la quale non ha mai comunicato formalmente la cessazione ma che ha di fatto chiuso al pubblico, ed i titolari si sono resi irreperibili, compreso il fatto che sugli stessi grava uno sfratto esecutivo. Presupposto che ovviamente si dovrà procedere con scia per nuova apertura, è necessario comunque che trascorra un anno dall’accertata chiusura, rilevata ad esempio da personale della Polizia Locale con i dovuti accertamenti?
Ritenendo che il titolo autorizzativo non possa decadere a prescindere dallo sfratto, mantenendo la possibilità ai vecchi gestori di poter eventualmente riaprire in altro immobile, è possibile appunto concedere l’apertura alla nuova attività?
Ritengo che tu non possa farti arbitro della questione. Se un nuovo soggetto presenta una SCIA per avviare l’attività dichiarando il possesso giuridico del luogo, non ci sono gli estremi per respingerla. Semplicemente, il precedente conduttore ha omesso di fare la comunicazione di cessazione. Se così non fosse, sarà il vecchio conduttore a muoversi legalmente verso il proprietario del fabbricato e verso il nuovo conduttore