Obbligo di BIM: il MIT su deroghe e limiti temporali - LavoriPubblici

Chiarimenti del MIT sulle Deroghe e Limiti Temporali all’Obbligo di Utilizzo del BIM negli Appalti Pubblici

CONTENUTO

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha recentemente fornito chiarimenti riguardo all’obbligo di utilizzo del Building Information Modeling (BIM) negli appalti pubblici, come stabilito dall’articolo 225-bis del Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023). Questa normativa introduce un approccio innovativo alla progettazione e gestione delle opere pubbliche, ma prevede anche delle deroghe e limiti temporali che meritano attenzione.

In particolare, il MIT ha specificato che l’obbligo di utilizzo del BIM non si applica ai procedimenti di programmazione con importo superiore alle soglie europee, per i quali sia già stato redatto il documento di fattibilità delle alternative progettuali. Questo significa che, per tali casi, le stazioni appaltanti possono escludere l’obbligo di utilizzare il BIM, semplificando così il processo di approvazione e realizzazione dei progetti.

L’obbligo di utilizzo del BIM scatta progressivamente in base alle soglie economiche. A partire dal 2023, è obbligatorio per gli appalti con importo superiore a 5.350.000 euro. Questa soglia sarà poi estesa a valori inferiori negli anni successivi, rendendo il BIM sempre più centrale nella gestione degli appalti pubblici.

Inoltre, le stazioni appaltanti sono tenute a implementare piani formativi specifici per il personale coinvolto nella gestione digitale degli appalti. Questo è un passo fondamentale per garantire che i dipendenti pubblici siano adeguatamente preparati ad affrontare le sfide legate all’adozione del BIM e alla digitalizzazione dei processi.

CONCLUSIONI

L’introduzione del BIM rappresenta un cambiamento significativo nella gestione degli appalti pubblici, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la trasparenza. Tuttavia, le deroghe e i limiti temporali previsti dal MIT offrono una certa flessibilità alle stazioni appaltanti, permettendo loro di adattarsi gradualmente a questa nuova realtà. È essenziale che i dipendenti pubblici e i concorsisti comprendano queste disposizioni per navigare efficacemente nel panorama degli appalti pubblici.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, la conoscenza delle normative relative al BIM è cruciale. Essi devono essere pronti a implementare le nuove procedure e a partecipare ai piani formativi previsti. La capacità di gestire progetti con l’ausilio del BIM diventerà un requisito sempre più richiesto, influenzando le opportunità di carriera e di crescita professionale nel settore pubblico.

PAROLE CHIAVE

BIM, appalti pubblici, MIT, deroghe, Codice dei Contratti Pubblici, formazione, digitalizzazione.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.Lgs. 36/2023 - Codice dei Contratti Pubblici, Art. 225-bis.
  2. Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Chiarimenti sull’obbligo di utilizzo del BIM.
  3. Normativa europea sugli appalti pubblici.

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