Trattandosi di attività artigiana, nel caso detenga macchinari (trattandosi di attività manifatturiera) utili allo svolgimento della propria attività necessita obbligatoriamente di un laboratorio?
Grazie e perdonate se la domanda può risultare sciocca.
Ho una certa avversione per i codici ATECO, vedi qua, ad esempio:
Detto questo la micro impresa artigana, fino a un certo punto, potrebbe esserd compatibile con l’abitaizone. La legge quadro sull’artigianato (vedi legge 443/85 ed eventuali norme regionali), afferma:
L’impresa artigiana può svolgersi in luogo fisso, presso l’abitazione dell’imprenditore o di uno dei soci o in appositi locali o in altra sede designata dal committente oppure in forma ambulante o di posteggio. In ogni caso, l’imprenditore artigiano può essere titolare di una sola impresa artigiana.
Quindi, in teoria può andare bene anche senza laboratorio ma al netto delle specificazioni comunali in materia urbanistica (in genere nessun comune ce l’ha tali da andare così nello specifico). Tendenzialmente, è ammissibile là dove non ci siano emissioni nocive (acustica - fumi, ecc.) e là dove non ci sia accesso di clienti. In sintesi, dopo una certa misura quali-quantitativa l’attività diventa incompatibile con la funzione “residenziale” e occorre una sede compatibile da un punto di vista di destinazione d’uso del fabbricato e dell’area urbanistica.
Se vi sono macchine da cucire, potrebbe essere fatta una valutazione di impatto acustico e verificare l’effettiva compatibilità. Da vedere nei dettagli…
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ti ringrazio per la risposta!