Offerta numerica invece che percentuale? Non va esclusa - Le Autonomie

Offerta Numerica Invece che Percentuale: Non Va Esclusa

CONTENUTO

Nel panorama degli appalti pubblici, la modalità di presentazione delle offerte è un aspetto cruciale che può influenzare l’esito delle procedure di gara. Le offerte possono essere formulate sia in forma numerica che percentuale, e la scelta tra le due modalità non è di per sé vincolante. Infatti, non esiste una norma che escluda automaticamente le offerte numeriche rispetto a quelle percentuali. La decisione su quale forma adottare dipende dalle specifiche del bando e dalle preferenze della stazione appaltante.

Il Decreto Legislativo n. 36 del 2023, che disciplina gli appalti pubblici, stabilisce le linee guida per la presentazione delle offerte. In particolare, l’articolo 110, comma 5, si concentra sulla verifica dell’anomalia delle offerte, sottolineando l’importanza di garantire che le proposte siano giustificate e non anormalmente basse. Questo implica che le offerte, siano esse numeriche o percentuali, devono rispettare determinati criteri di sostenibilità economica e di equità.

Un esempio pratico di utilizzo delle offerte numeriche si può riscontrare nel sistema di Richiesta di Offerta (RdO) Semplice, dove è possibile esprimere il valore economico dell’offerta in termini numerici. Questo approccio può risultare vantaggioso per le stazioni appaltanti, poiché consente una maggiore chiarezza e trasparenza nella valutazione delle proposte.

In sintesi, le offerte numeriche non sono escluse a priori, a condizione che siano conformi alle regole del bando e che garantiscano l’equo compenso, come previsto dalla Legge n. 49 del 2023. È fondamentale che i partecipanti alle gare pubbliche siano consapevoli di questa possibilità e sappiano come presentare le loro offerte in modo conforme alle normative vigenti.

CONCLUSIONI

La possibilità di presentare offerte in forma numerica rappresenta un’opzione valida e non deve essere sottovalutata. È essenziale che i dipendenti della pubblica amministrazione e i concorsisti comprendano che la scelta tra offerta numerica e percentuale deve essere guidata dalle specifiche del bando e dalle esigenze della stazione appaltante. La chiarezza e la trasparenza nella presentazione delle offerte sono fondamentali per garantire un processo di gara equo e competitivo.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è cruciale essere informati sulle modalità di presentazione delle offerte e sulle normative che le regolano. La comprensione delle differenze tra offerte numeriche e percentuali può influenzare significativamente la strategia di partecipazione a una gara. Inoltre, la capacità di giustificare le offerte in caso di verifica dell’anomalia è fondamentale per evitare esclusioni ingiustificate.

PAROLE CHIAVE

Appalti pubblici, offerte numeriche, offerte percentuali, D.Lgs. n. 36/2023, verifica dell’anomalia, equo compenso, RdO Semplice.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.Lgs. n. 36 del 31 marzo 2023 - Codice dei contratti pubblici.
  2. Legge n. 49 del 2023 - Disposizioni in materia di equo compenso.
  3. Art. 110, comma 5, D.Lgs. n. 36/2023 - Verifica dell’anomalia delle offerte.

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