A seguito dell’accordo quadro tra Governo e Associazione dei farmacisti e della delibera 582/2021 della Regione Toscana, le farmacie stanno presentando direttamente alla Usl il modulo di adesione alla campagna di vaccinazione. A noi SUAP invece sono arrivate da parte delle Farmacie che vaccineranno da chiuse, perchè non hanno locali adeguati, una sorta di preavviso di future ed eventuali variazioni dell’orario di apertura che, dicono loro, renderanno note alla clientela. In merito a questo ultimo punto noi riteniamo invece che il farmacista debba comunicare la variazione dell’orario al Suap ai sensi dell’art.1 comma 165 della legge 124/2017 e che l’orario debba comunque rispettare quello minimo previsto dalla normativa vigente per il servizio farmaceutico… è corretto oppure sono previste deroghe ? grazie.
Non vedo deroghe… Concordo con quello che hai detto. Semmai è da vedere se negli orari aggiuntivi è esercitata l’attività di farmacia oppure è solo per la vaccinazione senza vendita farmaci. Nel dubbio, io lo farei comunicare in ogni caso. L’accordo dispone: è comunque possibile effettuare il vaccino a farmacia chiusa. In questo caso, non si tratterebbe di un’estensione vera e propria di orario ma, nel dubbio, come detto sopra, meglio una mera comunicazione che, sicuramente, non è un adempimento oneroso.
Incollo la normaiva per tutti:
legge 124/2017, art. 1, comma 165
165 - Gli orari e i turni di apertura e di chiusura delle farmacie convenzionate con il Servizio sanitario nazionale stabiliti dalle autorità competenti costituiscono il livello minimo di servizio che deve essere assicurato da ciascuna farmacia. È facoltà di chi ha la titolarità o la gestione della farmacia di prestare servizio in orari e in periodi AGGIUNTIVI rispetto a quelli obbligatori, purché ne dia preventiva comunicazione all’autorità sanitaria competente e all’ordine provinciale dei farmacisti e ne informi la clientela mediante cartelli affissi all’esterno dell’esercizio*.*
Da mettere in relazione con quanto era già stato previsto con l’art. 11, comma 8 del DL n. 1/2012
comma 8. I turni e gli orari di farmacia stabiliti dalle autorità competenti in base alla vigente normativa non impediscono l’apertura della farmacia in orari diversi da quelli obbligatori. Le farmacie possono praticare sconti sui prezzi di tutti i tipi di farmaci e prodotti venduti pagati direttamente dai clienti, dandone adeguata informazione alla clientela.
Vedi anche
Vedi TAR Toscana, n. 1575/2015 sull’illegittimità della “troppa” liberalizzazione: la possibilità di effettuare gli orari che riterranno più opportuni, garantendo comunque un orario di apertura settimanale non inferiore a quaranta ore suddiviso in almeno cinque giorni non è legittima. La rigida turnazione minima ci deve essere, spetta al farmacista la possibilità di assumere un orario più ampio, comunicandolo alla clientela
Per l’accordo vedi: http://www.assofarm.it/attachments/article/7424/Accordo%20Quadro%20Farmacisti%20firmato.pdf
Per la Toscana vedi, poi, gli articoli specifici della LR 16/00 (25 e ss)
quindi in sintesi mi confermi che i casi possono essere:
- una farmacia effettua adesso un orario più ampio di quello minimo di legge sulla base della comunicazione legge 124/2017 e in occasione della vaccinazione volesse ritornare all’orario minimo e le ore in esubero utilizzarle per le vaccinazioni con la farmacia chiusa fa sempre una comunicazione oppure serve ordinanza del sindaco?
-una farmacia che effettua orario aggiuntivo rispetto a quello minimo intende aggiungere altre fasce solo per le vaccinazioni a farmacia chiusa, fa comunque una comunicazione in cui lo specifica
-una farmacia effettua vaccinazioni mentre è aperta la vendita farmaci e non cambia orario fa solo adempimenti per usl,mentre se aggiunge orari in cui vaccina e contestualmente vende fa sempre la comunicazione.
Quindi ordinanza del sindaco a quali casi si riduce per gli orari solo se in casi eccezionali sono ridotti rispetto al minimo o ci sono chiusure temporanee e per la modifica degli orari e turni in generale?
grazie
direi di sì, solo comunicaizoni per oarri aggiuntivi e per tornare a quelli consueti già autorizzati
Qua la cosa è più incerta dato che gli orari si intendono quelli della vendita farmaci. E’ consiglaibile comunque una comunicazione perché è comunque un servizio al pubblico svolto dalla farmacia.
sì, l’accordo prevede comunicazioni solo per ASL, Ordine e associazioni di categoria. Il Comune entra in gioco con gli orari
per stabilire la turnazione o la riduzione o le modifiche complessive agli orari minimi