Ordine di demolizione e condono pendente: interviene il Consiglio di Stato - LavoriPubblici Ordine di demolizione e condono pendente: interviene il Consiglio di Stato - LavoriPubblici
L’Ordine di Demolizione e la Domanda di Condono Edilizio: Chiarimenti dal Consiglio di Stato
CONTENUTO
Il Consiglio di Stato ha recentemente chiarito un aspetto cruciale riguardante l’adozione degli ordini di demolizione in presenza di domande di condono edilizio. In particolare, è stato stabilito che un ordine di demolizione può essere emesso anche quando è pendente una richiesta di sanatoria. Questo chiarimento è fondamentale per comprendere i limiti e le possibilità di intervento dell’amministrazione pubblica in materia di abusi edilizi.
La sanatoria edilizia, infatti, è concepita per regolarizzare abusi consolidati, ma non per legittimare nuove opere abusive che possano sorgere durante il procedimento di condono. La normativa vigente impone che l’oggetto della domanda di condono rimanga invariato; qualsiasi modifica o ampliamento dell’opera abusiva comprometterebbe la funzione stessa del condono, giustificando così l’adozione di un ordine di demolizione.
La giurisprudenza amministrativa ha ribadito che il potere sanzionatorio dell’amministrazione rimane attivo anche in pendenza della richiesta di sanatoria. Questo significa che, se un’opera abusiva viene realizzata dopo la presentazione della domanda di condono, l’amministrazione ha il diritto di intervenire e adottare misure di demolizione.
In sintesi, il Consiglio di Stato ha confermato che la protezione offerta dalla domanda di condono non si estende a nuove violazioni, e che l’amministrazione ha il dovere di tutelare il territorio e l’assetto urbanistico, anche in presenza di richieste di sanatoria.
CONCLUSIONI
L’interpretazione fornita dal Consiglio di Stato rappresenta un importante chiarimento per le amministrazioni pubbliche e i cittadini. Essa sottolinea l’importanza di rispettare le normative edilizie e di non considerare la domanda di condono come un lasciapassare per la realizzazione di ulteriori abusi. La tutela del territorio e il rispetto delle norme urbanistiche devono rimanere prioritari, anche in situazioni di richiesta di sanatoria.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere le implicazioni di queste disposizioni. La capacità di gestire le pratiche di condono e di adottare provvedimenti sanzionatori in modo corretto è essenziale per garantire il rispetto delle normative edilizie. È importante, quindi, che i dipendenti pubblici siano formati adeguatamente su queste tematiche per poter operare in modo efficace e conforme alla legge.
PAROLE CHIAVE
Ordine di demolizione, condono edilizio, abusi edilizi, giurisprudenza amministrativa, normativa edilizia.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- Legge 7 agosto 1990, n. 241 (Disciplina dell’attività di amministrazione)
- Art. 21-quinques L. 241/1990 (Revoca di provvedimenti)
- Legge 28 febbraio 1985, n. 47 (Norme per il condono edilizio)
- Giurisprudenza del Consiglio di Stato (sentenze pertinenti)
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