Organizzatori eventi

Buongiorno, sono di un SUAP lombardo. E’ pervenuta una richiesta da un’associazione su cosa serva per

>organizzare piccoli eventi culturali e di spettacolo presso abitazioni private, prevalentemente nei giardini (con possibilità di utilizzo degli interni in caso di maltempo). L’idea è di proporre spettacoli con contestuale cena, aperti a un pubblico ristretto di massimo 40 persone. Il cibo verrebbe acquistato già pronto da esercizi autorizzati e semplicemente servito agli ospiti.
> Precisiamo che la partecipazione agli eventi prevede il pagamento di un biglietto che comprende sia lo spettacolo sia la cena.

Specificano inoltre che
> gli eventi non saranno organizzati come attività imprenditoriale personale, bensì amministrati e coordinati da associazioni e società teatrali già costituite e attive sul territorio, con le quali collaboriamo.

Non capisco bene cosa potrei suggerire. Per la somministrazione riterrei che qualcuno debba comunque essere abilitato alla somministrazione al domicilio del consumatore.

Tutto questo può essere effettuato da associazioni varie e senza adempimenti d’impresa?

Cosa ne pensate? Grazie.

Sono quelle ipotesi un po’ borderline. A parere mio, sicuramente non sarebbe rilevante da un punto di vista amministrativo se tale soggetto si limitasse a organizzare feste a domicilio chiamato dal festeggiato rimanendo nell’ambito di un evento privato.

Nel caso che proponi, però, comprendo che il soggetto si accorderebbe con il proprietario di un’abitazione affinché possa organizzare lì un evento che poi sarebbe pubblicizzato e aperto al pubblico in modo indiscriminato: chiunque potrebbe accedere pagando un biglietto.

Mi rendo conto che stiamo parlando di ipotesi non rilevante ma, in teoria, se il soggetto esercita spettacoli o trattenimenti, non vedo come non applicare il TULPS. Data l’organizzazione e l’intenzione della di fare un’attività strutturata nel tempo, direi che si tratta di attività di natura imprenditoriale (magari non c’è il fine di lucro ma l’organizzazione strutturata di mezzi e persone, sì). In sintesi: art. 68 e 80 TULPS.

Se è così, sicuramente la civile abitazione presenta problemi di compatibilità dato che occorrerebbe una destinazione d’uso conforme (da vedere in base allo strumento urbanistico comunale). Da questo punto di vista, forse, potrebbe anche essere tollerato se in una civile abitazione si svolgesse una volta sola (vedi il caso della festa in villa dell’ultimo dell’anno).

La somministrazione aggiunge necessità abilitative: scia per somm.ne temporanea + notifica sanitaria. Da non dimenticare le abilitazioni acustiche in base alla legge n. 447/95 e relative norme regionali.


Mi fermo qua, magari arrivano altri spunti