Organo politico o dirigenti

Tre anni fa il direttore generale di un’agenzia territoriale per la casa ha concesso in comodato d’uso gratuito un ufficio a un’organizzazione di volontariato, firmando il relativo contratto tra le parti.

Qualche settimana fa il presidente organo politico della stessa agenzia ha inoltrato una lettera chiedendo la restituzione immediata del locale.

Al di là delle motivazioni, questa tipologia di atto (restituzione del locale) non è un atto di gestione e quindi di competenza dei dirigenti?

Il presidente poteva firmare e mandare questa lettera o avrebbe dovuto mandarla un dirigente?

La lettera appare illegittima se firmata dall’organo politico?

48170 tampone - comitato como - rilascio locali (3).pdf (604,3 KB)

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

La questione sollevata riguarda la competenza nell’ambito della gestione di un bene immobiliare da parte di un ente pubblico, in questo caso specifico, un’agenzia territoriale per la casa, e la legittimità dell’atto di richiesta di restituzione di un immobile concesso in comodato d’uso gratuito a un’organizzazione di volontariato.

Teoria generale del diritto / Premessa generale:
Nell’ambito della pubblica amministrazione, la distinzione tra atti di gestione e atti di indirizzo-politici è fondamentale. Gli atti di gestione sono generalmente di competenza dei dirigenti amministrativi, i quali hanno il compito di assicurare l’esecuzione delle direttive ricevute dagli organi di governo dell’ente. Gli atti di indirizzo e controllo, invece, spettano agli organi politici, i quali definiscono le linee guida e gli obiettivi strategici dell’ente.

Norme relative alla teoria:
La distinzione tra competenze è generalmente disciplinata dalla legge 241/1990 (Nuova disciplina delle procedure amministrative e del diritto di accesso ai documenti amministrativi), e dalle normative specifiche che regolano l’organizzazione interna degli enti pubblici, come statuti o regolamenti interni.

Esempi concreti:
Nel caso di un comodato d’uso gratuito di un immobile, la decisione di concedere l’uso dell’immobile e la gestione del relativo contratto rientrano tipicamente nelle competenze gestionali, quindi sotto la responsabilità dei dirigenti amministrativi. La richiesta di restituzione del locale, essendo un atto connesso alla gestione del contratto, dovrebbe seguire la stessa logica.

Conclusione sintetica:
Se la richiesta di restituzione del locale è considerata un atto di gestione, allora sarebbe stato più appropriato che tale richiesta fosse stata formulata da un dirigente amministrativo, piuttosto che dall’organo politico. Tuttavia, la legittimità dell’atto non può essere valutata solamente sulla base di chi lo ha firmato, ma anche in relazione alle norme e ai regolamenti interni dell’ente. Se le norme interne attribuiscono specifiche competenze in materia anche agli organi politici, l’atto potrebbe non essere considerato illegittimo. È importante, quindi, verificare lo statuto e i regolamenti interni dell’agenzia per una valutazione precisa.

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Bibliografia: