Pa, la grande caccia al posto: 2 milioni di iscritti ai concorsi

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Finché a livello nazionale non verrà imposto un bilanciamento dei salari dei dipendenti della pubblica amministrazione, soprattutto a favore degli inquadramenti meno remunerativi degli enti locali, continuerà a permanere un vorticoso giro di personale e competenze costantemente alla ricerca di qualche, seppur minimo, introito maggiori o minori spese.

Al fine di limitare questo insensato vortice di personale continuamente coinvolto in concorsi o ricerche lavorative anche nel settore privato, nella speranza di migliorare la propria situazione economica, il legislatore nazionale non può continuare ad incrementare i salari di funzionari, dirigenti e taluni corpi delle forze dell’ordine, alla costante ricerca di qualche miserrimo voto tramite elemosine e campagne di fidelizzazione dei ceti più abbienti.

Risalta anche una questione di dignità del lavoro, soprattutto evidenziando l’enorme divario salariale negli enti locali o anche a titolo di esempio del corpo nazionale vigili del fuoco, rispetto ad altre pubbliche amministrazioni i cui dipendenti guadagnano molto di più con estremamente minori responsabilità e logoramento psico-fisico.

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