Palestre, episodio di oggi

se avete tempo vorrei un commento.
Associazione vuole aprire palestra,
presenta scia al suap (dell’associazione dei comuni), siamo in Piemonte. é previsto che si giri alla ASL, fin qui direi ok.
Suap mi guarda (ASL) e fa “guarda il regolamento comunale di igiene” e ridacchia…

art 116 “la ASL effettua un sopralluogo di verifica presso la sede entro 30 giorni dalla data della comunicazione (…) al fine di verificarne la conformità ai requisiti previsti dal presente Rregolamento”

A parte cercare di ragionare su tale regolamento di igiene e farlo cambiare, nel frattempo non era una SCIA? se ASL non va è un silenzio assenso? che conseguenze ho? lex successiva fa saltare regolamento mi auguro…

Fatta salva specifica legislazione della regione Piemonte che non conosco, a mio avviso valgono queste considerazioni:

Primo: associazione = NO SUAP, a meno che faccia attività imprenditoriale (vedi campo di applicazione DPR 160/2010 e art. 38 del D.L. 112/2008).

Secondo: la SCIA è normata dall’art. 19 della L. 241/1990. Se il Comune vuole ridurre i tempi (ammesso che lo possa fare), lo deve normare in un regolamento sul procedimento amministrativo e limitatamente alle sue competenze.

Terzo: non mi risulta che un Ente possa imporre controlli non previsti da leggi di settore (anche regionali) ad un altro Ente, fatto salvo un accordo/convenzione tra le parti. Inoltre ATS (o qualunque altro Ente) ben potrebbe avere un regolamento che prevede controlli a campione…

Ma attendi più autorevoli pareri.

diciamo che come ASL verto su 41 Comuni,
presentare al suap la comunicazione di apertura palestra è da portale della metà dei suap su cui verto.
la cosa strana è che la hanno la metà.
Penso in virtù del fatto che magari i regolamenti comunali la prevedevano, o forse si sono un pelo confusi, gli istanti hanno chiesto impianto sportivo, fattostà che impianto sportivo non è perchè non ha tribune…