Parere igienico sanitario bottega alimentare

Salve a tutti …

Voglio aprire una piccola bottega alimentare nel mio paese . Facendo i corsi necessari haccp ecc…, ho avuto un parere igienico sanitario sfavorevole (verbalmente) dal medico sanitario. Premesso che la mia attività verrebbe avviata nel mio semi interrato dove prima sorgeva un b&b che aveva avuto un parere igienico sanitario favorevole , il nuovo medico asp mi ha detto che c’erano delle modifiche a livello strutturale che dovevo effettuare come le scale (pedata da 30 cm è alzata da 16) e il bagno (minimo di 1 metro con antibagno ) . Io ho fatto fare tutte queste modifiche con risultati ottimi e come da regolamento edilizio. Ora presentando la scia dovrebbe rivenire il sanitario e ho paura che mi dirà di nuovo di no perché a quanto pare ho notato un piccolo abuso di potere e antipatia nei miei confronti.
La mia domanda è:
Può di dirmi di no nonostante i miei adeguamenti al regolamento edilizio?
Posso fare qualcosa con il parere sanitario precedente ?
È necessario questo parere ? Posso aprire ugualmente ?

Trovo molto assurdo che un vecchio di settanta anni impedisca un giovane di lavorare investendo i suoi soldi per aprire, (non chiedendo nulla a nessuno) una sua attività in tempi in cui ci lamentiamo che nessuno lavorare e che tutti preferiscono il reddito di cittadinanza.

P.s. Il mio semi interrato a tutte le caratteristiche per essere a regola come dice il mio ingegnere dalla areazione all’ altezza ed è un edificio antecedente al 1967 quindi positivo a deroga .

Grazie mille cordiali saluti.

I casi particolari andrebbero visti nei dettagli. Fatti aiutare da un geometra o simili. Qui sul forum possiamo darti delle chiavi di lettura.

Prima di tutto, capisco il tuo stato d’animo ma non cadere nell’errore di andare sul personale. Il vecchio di settanta anni non è un vecchio di settanta anni ma è un funzionario amministrativo che controlla l’applicazione della legge. Magari è la legge a essere troppo severa. In ogni caso, di fronte a un provvedimento negativo adottato dalla PA, c’è sempre la possibilità della tutela del giudice amministrativo.

Il parere igienico-sanitario è del tutto facoltativo. Diventa necessario (anche in questo caso sarebbe da vedere nei dettagli) quando l’attività va ad insediarsi in locali che non rispettano le normali condoni di agibilità previste dalla normativa e dal reg. edilizio: altezze, rapporti aero-illuminanti, ecc. In altre parole, diventa necessario quando occorre trovare una deroga alla mancanza dei requisiti: la deroga è una sorta di permesso che deve trovare giustificazione in misure compensative che la PA competente, a sua discrezione, impartisce.

Il cambio di destinazione d’uso vero il “commerciale” porta alla necessità del rispetto della normativa attuale, ivi compresa quella sull’abbattimento delle barriere architettoniche.

Come detto prima, è un caso troppo specifico. Io mi affiderei a un tecnico di fiducia

Grazie mille… è stato molto chiaro.

Un ultima cosa … quando lei dice è facoltativa cosa intende ?

Si può aprire lo stesso nonostante codesto parere negativo?

Cordiali saluti