Passaggio da Circolo a Trattoria

Salve,
mi ha telefonato il gestore di un Circolo privato (in pratica ristorante per i soci) perch? voleva sapere cosa doveva fare per il passaggio a Trattoria.
Dovr? verificare anche la superficie a parcheggio…
Ha detto che 3/4 anni fa ha avuto il controllo della USL ed era tutto in regola…

Grazie per le risposte

L’interessato dovrà presentare SCIA per avvio di attività di somministrazione di alimenti e bevande, ai sensi dell’art. 50 della L.R. 62/2018, e comunicazione o notifica sanitaria ai sensi del Reg. C.E. 852/2004.
Considerato il fatto che con l’avvio di attività di “trattoria” il soggetto svolgerà attività di somministrazione nei confronti di una cerchia indeterminata di persone, sarà necessario che questi sia in possesso non solo dei requisiti di onorabilità di cui all’art. 11 della L.R. 62/2018 (sufficienti per i Circoli), ma anche dei requisiti professionali di cui all’art. 12 L.R. 62 cit. (vedi al proposito art. 48 commi 1 bis e 1 ter L.R. 62 cit.).
Trattandosi di attività di somministrazione di alimenti e bevande e non di attività di commercio al dettaglio, non è necessario effettuare alcuna verifica della superficie da destinare al parcheggio delle autovetture degli utenti e che l’attività sia dotata dei suddetti parcheggi.
La dotazione dei c.d. “Parcheggi di relazione” è prevista solamente per l’attività di commercio al dettaglio negli esercizi di vicinato, nelle medie e nelle grandi strutture di vendita ai sensi degli art. 9,10 e 11 del regolamento di attuazione della L.R. 62 (DPGR 23/r del 09/04/2020).
A mio avviso c’è la possibilità per i Comuni di prevedere i parcheggi di relazione anche per gli esercizi di somministrazione, nell’ambito delle funzioni di programmazione ad essi demandate dall’art. 49 stessa L.R 62.

Non ritengo che l’interessato, prima di presentare scia per avvio di attività di somministrazione, sia tenuto a presentare comunicazione di cessazione di attività di circolo ai sensi dell’art. 95 della stessa L.R. 62; la comunicazione di cessazione di cui all’art. 95 riguarda tutte le attività disciplinate dalla L.R. 62 (commercio in sede fissa e su aree pubbliche, somministrazione, distributori di carburanti etc,) ma non l’attività di somministrazione svolta nelle sedi dei circoli privati a favore dei soci, perchè tale attività non è disciplinata dalla L.R. 62, bensì da DPR 235/2001.
Inoltre nel DPR 235 cit. non mi pare che sia prevista la comunicazione di cessazione.

Ritengo invece la comunicazione di cessazione dell’attività da parte del circolo debba essere effettuata in ambito sanitario, ai sensi del reg. C.E 852/2004.

mi aggiungo… stavo per rispondere, Nicola mi ha preceduto :slight_smile:

Puoi dare la stessa risposta che daresti ad un soggetto che chiedesse di avviare un ristorante ex novo. Il circolo privato con all’interno un angolo ristoro per i soci, non è un esercizio pubblico e non esiste una procedura di trasformazione. L’esercizio pubblico della ristorazione comporta i seguenti obblighi:

  • requisiti professionali e morali ex art. 71 del d.lgs. n. 59/2010;

  • destinazione d’uso commerciale del fabbricato oggetto di attività;

  • sorvegliabilità direi opposta a quella per i circoli

  • presentazione di SCIA o autorizzazione per esercizio di somm.ne ex art. 64 del d.lgs. n. 59/2010 (vedi legge regionale corrispondente)

  • da un punto di vista igienico-sanitario potrebbe usare il materiale già in possesso ma è chiaro che deve aggiornare con i particolari della nuova attività “pubblica”

Tralascio i vari ed eventuali ulteriori procedimenti collegati

Il post di Mario (giustamente !!! :grinning:) rende opportuno che io faccia la seguente precisazione.
La risposta che ho dato vale per la Regione Toscana che ha adottato una propria legge in materia di commercio e di somministrazione: la L.R. 23/11/2018 n. 62.
Come dice Mario, per le altre regioni italiane che, differentemente dalla Toscana non hanno una propria legge, si applica il D.lgs 59/2010 ed in part. gli artt.64 e 71.

La sostanza comunque cambia poco: l’interessato deve avviare nuova attività di somministrazione di alimenti e bevande e conseguire il titolo abilitativo necessario per l’avvio.