Passaggio Diretto da Società In House a Ente Locale: Normative e Procedure
CONTENUTO
Il passaggio diretto di un dipendente da una società in house a un ente locale è un tema di rilevante importanza per i dipendenti della pubblica amministrazione e i concorsisti pubblici. La normativa vigente presenta specifiche limitazioni e procedure che devono essere seguite per garantire la legittimità di tale trasferimento.
Normativa Applicabile
- D.Lgs. n. 175/2016: Questo decreto regola i rapporti di lavoro dei dipendenti delle società a controllo pubblico, stabilendo che le disposizioni del codice civile e delle leggi sui rapporti di lavoro subordinato si applicano anche a queste realtà[1].
- D.Lgs. n. 165/2001: Questo decreto disciplina i rapporti di lavoro nelle amministrazioni pubbliche e prevede procedure specifiche per il passaggio di dipendenti tra diverse amministrazioni[1][5].
Possibilità di Passaggio
- Mobilità Volontaria: Attualmente, non esiste una norma che consenta in modo generale la mobilità volontaria di un dipendente da una società in house a un ente locale. La normativa non prevede disposizioni specifiche per questa fattispecie[1].
- Passaggio Diretto: L’art. 30, comma 1, del D.Lgs. n. 165/2001 consente il passaggio diretto di dipendenti tra amministrazioni, ma solo se questi presentano domanda di trasferimento e appartengono a una qualifica corrispondente[1].
- Posizione di ARAN e Ispettorato Nazionale del Lavoro: L’ARAN ha chiarito che non è possibile il passaggio diretto dei dipendenti di aziende private agli enti locali. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha confermato che il rapporto di lavoro con una società in house è di natura privatistica e non può essere trasferito automaticamente a un ente locale senza una deroga espressa[1][3].
Altre Considerazioni
- Distacco o Comando Temporaneo: Il passaggio può avvenire solo attraverso procedure specifiche come il distacco o il comando temporaneo, come previsto dall’art. 19, comma 9-bis, del D.Lgs. n. 175/2016[1].
- Mantenimento Stipendio: In caso di passaggio diretto tra amministrazioni diverse, il dipendente ha diritto a mantenere lo stipendio più elevato[4].
CONCLUSIONI
In sintesi, il passaggio diretto di un dipendente da una società in house a un ente locale non è regolamentato da una norma generale e richiede procedure specifiche e deroghe espresse. È fondamentale che i dipendenti e i concorsisti pubblici siano a conoscenza di queste limitazioni per evitare malintesi e garantire la legittimità delle loro richieste di trasferimento.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è cruciale comprendere le normative che regolano il passaggio tra enti. La mancanza di una norma chiara sulla mobilità da società in house a enti locali implica che ogni richiesta di trasferimento debba essere valutata con attenzione e, se necessario, supportata da procedure formali come il distacco o il comando.
PAROLE CHIAVE
Passaggio diretto, società in house, ente locale, mobilità volontaria, D.Lgs. n. 175/2016, D.Lgs. n. 165/2001, distacco, comando temporaneo.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.Lgs. n. 175/2016
- D.Lgs. n. 165/2001
- ARAN - Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni
- Ispettorato Nazionale del Lavoro
- Codice Civile (Libro V, Titolo II)
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