l’ultima circolare del Ministero della Salute 0000818-11/01/2021 ha ribadito le precenti dicendo che l’antiputrefattiva non si può fare a tutti i defunti di conclamata o sospetta malattia infettivo-diffusiva.
anche se erano morti di malattia infettivo-diffusiva prima del covid convenzione di Berlino o meno si adempivano alle prescrizioni per il trasporto salme all’estero anche con malattia infettiva tranne quelle dell’apposito elenco e si poteva ugualmente trasferirle al proprio paese di sepoltura.
gradirei un confronto, mi sembra di aver letto un ordinanza di Milano in cui si da disposizioni di fare sepolture in loco anche derogando distanza tra i loculi o luoghi da adibire a sepoltura e piuttosto si fa una estumulazione straordinaria quando finisce l’emergenza.
a Torino mi hanno detto che fanno l’antiputrefattiva in deroga alle circolari ministeriali e concedono sepoltura al proprio paese d’origine.
si può derogare l’antiputrefattiva perchè ormai che ha il sacco imbevuto di disinfettante è più pericoloso riaprirlo che organizzare il viaggio così?
conviene non badare alle plurime circolari ministeriali e trovare qualcuno che la fa per lasciar partire la salma (in fondo si trasmette per via aerea e una salma per definizione non respira)?