Per il Consiglio di Stato la nozione di equo compenso deve essere riformulata in termini di equo ribasso. - Giurisprudenzappalti

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La Nozione di “Equo Compenso” nei Contratti Pubblici: Un Approfondimento Necessario

CONTENUTO

L’equo compenso rappresenta un principio cardine nella regolamentazione dei contratti pubblici, in particolare per i servizi di ingegneria e architettura. Questo concetto mira a garantire una remunerazione adeguata e giusta per i professionisti coinvolti, evitando situazioni di sfruttamento e garantendo la qualità delle prestazioni offerte.

Recenti sviluppi normativi e giurisprudenziali hanno chiarito alcuni aspetti critici riguardanti l’applicazione dell’equo compenso, in particolare in relazione alla possibilità di ribasso sui compensi. La sentenza del TAR Campania del 16 luglio 2024, n. 1494, ha stabilito che è possibile ridurre la quota di compenso, ma solo dopo aver verificato l’anomalia delle offerte presentate, garantendo così la congruità del ribasso[1].

Anche le sentenze del TAR Veneto (3 aprile 2024, n. 632) e del TAR Lazio (30 aprile 2024, n. 8580) hanno confermato che non vi è incompatibilità tra il D.Lgs. 36/2023 e la Legge 49/2023, permettendo limiti al ribasso nelle gare per i servizi di architettura e ingegneria[1]. Questo è un passo importante per garantire che i professionisti non siano costretti a lavorare per compensi insostenibili.

L’ANAC, attraverso la Delibera del 20 luglio 2023, n. 343, ha chiarito che non è consentito fissare un corrispettivo inferiore a quello stabilito dalle tabelle ministeriali, ma ha anche espresso preoccupazione per l’incertezza applicativa della normativa sull’equo compenso[2]. Il CNI ha sottolineato che l’equo compenso deve essere applicato in modo coerente, affinché la concorrenza si basi su valori qualitativi e non solo su un mero ribasso economico[1].

CONCLUSIONI

L’equo compenso è un principio essenziale per garantire la qualità e la sostenibilità dei servizi di ingegneria e architettura. Le recenti sentenze e delibere hanno fornito chiarimenti importanti, ma è fondamentale che le stazioni appaltanti e i professionisti comprendano appieno le implicazioni di queste normative per evitare conflitti e garantire un’applicazione corretta.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è cruciale essere aggiornati sulle normative riguardanti l’equo compenso. Comprendere le recenti sentenze e le posizioni delle autorità competenti può aiutare a garantire che le procedure di gara siano gestite in modo equo e trasparente, evitando pratiche che possano compromettere la qualità dei servizi offerti.

PAROLE CHIAVE

Equo compenso, contratti pubblici, ingegneria, architettura, ribasso, ANAC, CNI, TAR, normativa.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.Lgs. 36/2023 - Codice dei contratti pubblici.
  2. Legge 49/2023 - Disposizioni in materia di equo compenso.
  3. D.Lgs. 209/2024 - Modifiche al D.Lgs. 36/2023.
  4. Delibera ANAC n. 343/2023.
  5. Sentenza TAR Campania n. 1494/2024.
  6. Sentenza TAR Veneto n. 632/2024.
  7. Sentenza TAR Lazio n. 8580/2024.

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