Permessi lavoratori dipendenti nella PA

Agli impiegati delle Pubbliche Amministrazioni candidati alle consultazioni, per partecipare alla campagna elettorale, oltre che del congedo ordinario, di tre giorni di permesso retribuito ai sensi dell’art. 34 sono riconosciuti ulteriori giorni di permesso?

Buon pomeriggio ,

occorre distinguere a seconda delle motivazioni per le quali si è coinvolti nelle operazioni elettorali:

  1. Il personale con funzioni presso gli uffici elettorali, compresi i rappresentanti di partiti o gruppi politici, ha diritto ad assentarsi dal lavoro per tutto il periodo delle operazioni di voto.

Hanno quindi diritto ai permessi i componenti del seggio elettorale: presidente, scrutatore, segretario, rappresentanti di lista e i rappresentanti dei promotori di referendum popolare.

I giorni di assenza sono considerati a tutti gli effetti giorni di attività lavorativa, tuttavia, le ore passate al seggio sono indifferenti rispetto alla giornata lavorativa.
Non è permessa, quindi, una quantificazione a ore del permesso: ogni giorno di presenza (indipendentemente dalle ore passate al seggio) è considerato una giornata lavorativa standard.

Al personale non può essere richiesta la presenza in servizio nelle giornate in cui è impegnato nelle operazioni elettorali.

Tuttavia, le persone possono rinunciare al permesso e recarsi al lavoro dopo il seggio. Per chiarire, se le operazioni elettorali terminano oltre la mezzanotte della domenica, il dipendente ha diritto al permesso elettorale per la giornata di lunedì, ma può comunque decidere di andare a lavorare. In questi casi non può essere concesso un riposo da fruirsi in altra giornata.

Il personale ha diritto al riposo compensativo per i giorni festivi o non lavorativi in cui hanno svolto le operazioni elettorali (quindi sabato, domenica) entro i 15 giorni successivi al termine delle operazioni elettorali e comunque non oltre il bimestre successivo.

2. I candidati e le candidate alle consultazioni elettorali** non hanno diritto a permessi particolari per la campagna elettorale. In questi casi, le persone candidate possono:**

a) fruire delle ferie,
b) chiedere le 18 ore di permesso retribuito per particolari motivi personali previsti dall’articolo 32 del CCNL del 21 maggio 2018 o
**c)un periodo di aspettativa non retribuita

Il personale a tempo determinato può invece utilizzare:** i permessi non retribuiti per un massimo di 15 giorni, previsti dall’articolo 7, comma 10, lettera c, del Contratto colletivo nazionale del lavoro del 14 settembre 2000.****

  1. Il personale residente in località diverse dalla sede di servizio non ha diritto a permessi retribuiti specifici. Anche in questo caso le persone interessate possono richiedere le ferie o i permessi retribuiti per particolari motivi personali

    Il personale a tempo determinato, oltre alle ferie e ai permessi , può ricorrere ai permessi non
    retribuiti.

Spero di avere fugato i tuoi dubbi (la parte che a te interessa è spiegata nel punto 2, che ho evidenziato in grassetto)

Buona lettura

Simona

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Buongiornoun impiegato amministrativo puo candidarsi alle politiche in un comune diverso da quello di appartenenza? Se si deve notiziari l’amministrazione da cui dipende? Grazie

Si certo… Però ovviamente devi subito informare l amministrazione… Anche se ti iscrivi ad un partito politico devi informare l amministrazione

Grazie ma informandomi mi hanno detto di aspettare l’avvenuta candidatura è corretto?