Permessi per visite prenatali

Buongiorno. È possibile per un futuro papà ( dipendente di una pubblica amministrazione) usufruire di permessi per visite prenatali per accompagnare la futura mamma a delle visite mediche? Se si, in quale limite e come vengono inquadrati come permessi?
Grazie

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

La normativa italiana riconosce il diritto dei lavoratori, inclusi i dipendenti della pubblica amministrazione, di usufruire di permessi per l’assistenza alla famiglia e per la partecipazione a visite prenatali. Questo diritto è inquadrato nell’ambito delle politiche di tutela della maternità e della paternità e mira a promuovere il coinvolgimento di entrambi i genitori nel percorso di gestazione.

Teoria Generale del Diritto e Normative di Riferimento:

Il diritto ai permessi per accompagnare la futura mamma a visite prenatali è previsto dall’articolo 9 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151, “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità”, ai sensi dell’articolo 2 della legge 8 marzo 2000, n. 53.

Norme Relative alla Teoria:

  • Art. 9, comma 3, D.Lgs. n. 151/2001: Stabilisce che il padre lavoratore dipendente ha diritto a permessi retribuiti, nei limiti massimi di due giorni al mese, per accompagnare la madre durante le visite prenatali, qualora queste siano effettuate durante l’orario di lavoro.

Esempi Concreti:

Un dipendente maschio di una pubblica amministrazione, il cui partner è incinta, può richiedere fino a due giorni di permesso retribuito al mese per accompagnarla alle visite prenatali. Questi permessi sono concessi solo se le visite si svolgono durante l’orario di lavoro e devono essere documentati attraverso un certificato medico che attesti l’appuntamento.

Conclusione Sintetica:

In conclusione, un futuro papà dipendente della pubblica amministrazione può usufruire di permessi retribuiti per accompagnare la futura mamma a visite prenatali, nel limite di due giorni al mese e durante l’orario di lavoro, come previsto dalla normativa vigente in materia di tutela della maternità e della paternità.

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Bibliografia:

Gent.mi,
l’art. 9 del 151 del 2001 fa riferimento alla Polizia di Stato, penitenziaria e municipale ma non riferisce quanto indicato.

L’articolo 14 parla di controlli prenatali per le lavoratrici.