Personal training - SUAP

Per intraprendere l’attività di personale trainer, nella Regione Lazio, bisogna presentare qualcosa al Suap? C’è una legge che regolamente tale attività?

Copio/incollo un precedente post analogo

… al netto di altre rilevanze, e in via del tutto generale, posso dire che la palestra è qualcosa di strutturato che possiamo vedere come attività di “impresa” anche se gestita da associazioni dilettantistiche. Dico impresa perché è un luogo dove viene esercitata un’attività complessa che presuppone, giocoforza, un’organizzazione imprenditoriale.

Il personal trainer è qualcosa di diverso da una palestra. Diciamo che è paragonabile al professionista autonomo (sul web trovi la differenza fra impresa e professionista). Sempre in teoria, il PT non realizza un locale aperto al pubblico (pubblico esercizio) dedicandosi a prestazioni personali verso clienti con i quali si instaura un contratto (non scritto) di fornitura di servizi. Per il PT è doveroso solamente indicare al cliente, in modo chiaro e veritiero, i titoli professionali posseduti e le prestazioni personali svolte.

Alla luce di quello che ho detto, il personal trainer (sempre in teoria) bypassa gli obblighi amministrativi a cui, invece, soggiacciono le palestre o gli impianti sportivi (nessuna procedura abilitativa). Per fare un parallelismo, possiamo pensare alla struttura sanitaria riabilitativa dove posso entrare e trovo un desk informativo e al professionista fisioterapista che effettua visite personali previo appuntamento, spesso nel proprio appartamento o in fabbricato ad uso direzionale consistente in una stanza con lettino e poco più.

Quindi, tornando alla regione Lazio, direi che non si applica l’art. 34 della LR 15/2002 (non mi risulta che sia stato adottato il regolamento previsto dall’art. 34 citato)