PNRR – Caccia all’errore sui siti pubblici

Rendere i servizi della Pubblica amministrazione più accessibili e inclusivi per tutti i cittadini, anche per chi si trova in condizioni di disabilità temporanea o permanente. È uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza in cui si inserisce la pubblicazione della nuova dashboard accessibilita.agid.gov.it che presenta, per la prima volta in Italia, i dati di monitoraggio dell’accessibilità dei siti web della Pubblica Amministrazione.

Il sito permette di consultare l’elenco degli errori più frequenti relativi a 14.483 siti estratti da IndicePA, analizzati con sistemi automatici nel primo trimestre dell’anno. Gli errori maggiormente riscontrati sui siti della Pa riguardano la mancanza di indicatore visivo del focus quando gli utenti navigano con la tastiera anziché con il mouse (33,8%), la presenza di informazioni veicolate esclusivamente attraverso il colore, come ad esempio i link non sottolineati (19,9%) e la presenza di testo con livello di contrasto del colore con lo sfondo non sufficiente (11,8%). “Si tratta di un passo avanti nella giusta direzione per garantire pari diritti di accesso ai servizi della Pubblica amministrazione - ha dichiarato il Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti - affinché nessun cittadino sia escluso dai benefici che la nuova tecnologia è in grado di portare nelle vite di tutti noi”.

L’Agenzia per l’Italia Digitale è soggetto attuatore della misura del PNRR, per un investimento pari a 80 milioni di euro, che ha come obiettivo il miglioramento dell’accessibilità dei servizi pubblici digitali per tutti i cittadini e la promozione e diffusione del tema dell’accessibilità all’interno della Pubblica amministrazione e per i privati. Oltre a realizzare specifiche attività di formazione e supporto tecnico rivolte alle Pa, il progetto prevede il monitoraggio, realizzato in collaborazione con il Cnr, di 31 dei 50 criteri previsti dalle Linee Guida sull’accessibilità pubblicati dal World Wide Web Consortium.

Grazie a questo strumento, che fotografa lo stato attuale dei siti della Pa, sarà possibile anche monitorarne i cambiamenti nel tempo, in un’ottica di trasparenza e di miglioramento continuo dei servizi digitali. L’Agenzia per l’Italia Digitale fornirà alle Pa anche un accompagnamento di tipo tecnico-informatico e normativo, attraverso il supporto specialistico di 28 esperti e la condivisione di WebKit per sviluppare e riprogettare i servizi digitali. Inoltre, è prevista l’erogazione di un sostegno finanziario di 53 milioni di euro per realizzare attività formative specifiche in tema di accessibilità, assicurare che almeno il 50% delle tecnologie assistive richieste venga messo a disposizione di tutti i lavoratori con disabilità e ridurre di almeno il 50% il numero delle tipologie di errore su almeno 2 servizi digitali.