Ad una posizione organizzativa per celebra i matrimoni civili fuori orario di lavoro, secondo quanto previsto dal regolamento comunale, gli possono essere corrisposti, in misura non superiore al 30 per cento, gli introiti versati dai cittadini in quanto tale prestazione non rientranti tra i servizi pubblici essenziali (legge 27 dicembre 1997, n. 449, art. 43, comma 4)? Cordiali saluti.
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:
La questione riguarda la possibilità di corrispondere una parte degli introiti derivanti dalla celebrazione di matrimoni civili fuori dall’orario di lavoro a coloro che occupano posizioni organizzative incaricate di tale compito, in base a quanto previsto da un regolamento comunale e nel rispetto dei limiti imposti dalla legge.
Teoria generale del diritto / Premessa generale:
La legge 27 dicembre 1997, n. 449, all’art. 43, comma 4, stabilisce che è possibile per le amministrazioni pubbliche corrispondere ai propri dipendenti, in aggiunta alla retribuzione ordinaria, una quota parte degli introiti derivanti da servizi resi a favore degli utenti, purché questi servizi non rientrino tra quelli essenziali e obbligatori. Questo meccanismo è pensato per incentivare l’efficienza e la qualità del servizio pubblico.
Norme relative alla teoria:
- Legge 27 dicembre 1997, n. 449, art. 43, comma 4.
Esempio concreto:
Nel caso specifico della celebrazione di matrimoni civili fuori dall’orario di lavoro, se il regolamento comunale prevede che una parte degli introiti versati dai cittadini per tale servizio possa essere corrisposta ai dipendenti che occupano posizioni organizzative incaricate della celebrazione, e tale pratica è in linea con i limiti imposti dalla legge (non superiore al 30%), allora si può procedere in tal senso. È importante che il servizio di celebrazione dei matrimoni civili fuori orario non sia considerato un servizio pubblico essenziale ai sensi della legge.
Conclusione sintetica:
Sì, è possibile corrispondere una parte degli introiti derivanti dalla celebrazione di matrimoni civili fuori orario di lavoro ai dipendenti incaricati, purché ciò sia previsto da un regolamento comunale e nel rispetto dei limiti imposti dalla legge 27 dicembre 1997, n. 449, art. 43, comma 4.
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Bibliografia: