Buonasera, se un candidato in un concorso, fosse vincitore già per merito ma in più avesse anche anche la riserva, vincerebbe per merito o “consumerebbe” la riserva?
Grazie mille

Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:
La questione di un candidato vincitore in un concorso pubblico che possiede sia i requisiti per vincere per merito che una riserva (ad esempio, per appartenenti a categorie protette o per quote riservate) solleva interessanti considerazioni giuridiche.
Teoria generale del diritto sui concorsi pubblici e le riserve:
In linea generale, i concorsi pubblici sono regolati da principi di trasparenza, imparzialità e merito. Le riserve di posti per determinate categorie di persone (come disabili, veterani, ecc.) sono previste dalla legge per promuovere l’uguaglianza e l’inclusione nel settore pubblico.
Norme relative alla teoria:
- Costituzione Italiana, in particolare l’articolo 3, che promuove l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge senza distinzione e l’articolo 51, che incoraggia l’accesso alle cariche pubbliche ai cittadini in base al merito.
- Legge 12 marzo 1999, n. 68, riguardante le norme per il diritto al lavoro dei disabili, che prevede quote di riserva nei concorsi pubblici.
- D.lgs. 165/2001, che disciplina l’organizzazione del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, includendo disposizioni sui concorsi.
Esempi concreti:
Se un candidato vince il concorso per merito e contemporaneamente rientra in una categoria per cui è prevista una riserva, generalmente prevale il principio del merito. Ciò significa che il candidato verrebbe assunto in base al suo posizionamento nella graduatoria per merito, lasciando la riserva disponibile per un altro candidato appartenente alla stessa categoria protetta. Questo approccio massimizza l’efficacia delle riserve, assicurando che il maggior numero possibile di posti venga assegnato a candidati meritevoli appartenenti alle categorie protette.
Conclusione sintetica:
In conclusione, un candidato che vince un concorso per merito e ha anche diritto a una riserva, generalmente viene assunto per merito, lasciando la riserva “non consumata” per un altro candidato qualificato. Questo approccio è in linea con i principi di merito, trasparenza e uguaglianza.
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Bibliografia:
- Costituzione Italiana: Link al testo
- Legge 12 marzo 1999, n. 68: Link al testo
- D.lgs. 165/2001: Link al testo
La risposta breve è: vince per merito e non “consuma” il posto riservato.
Ecco come funziona nel dettaglio la dinamica tra graduatoria di merito e riserve di legge (come quelle per i volontari delle Forze Armate, la legge 68/99 per le categorie protette o il Servizio Civile Universale).
La precedenza del Merito
Secondo la normativa vigente e i principi di efficienza amministrativa, la graduatoria viene scorsa seguendo questo ordine logico:
- Posizione in Graduatoria Generale: Se il candidato ha un punteggio tale da rientrare nel numero dei posti messi a bando basandosi esclusivamente sul proprio voto, viene dichiarato vincitore per merito ordinario.
- Salvaguardia della Riserva: In questo caso, il candidato “occupa” uno dei posti comuni. La quota di riserva a cui avrebbe avuto diritto rimane integra e viene assegnata al candidato successivo in graduatoria che possiede quel medesimo titolo di riserva, ma che non è riuscito a vincere per merito.
Perché funziona così?
Questo meccanismo è pensato per massimizzare l’efficacia della riserva stessa:
- Se il vincitore “meritocratico” consumasse la riserva, verrebbe meno lo scopo della legge, che è quello di garantire l’accesso a persone di determinate categorie che altrimenti resterebbero escluse.
- In pratica, se sei bravo abbastanza da vincere da solo, “liberi” il posto riservato per un altro collega che appartiene alla tua stessa categoria protetta o riservataria.
Un esempio pratico
Immaginiamo un concorso con 10 posti, di cui 2 riservati ai volontari delle Forze Armate.
- Candidato A è un volontario e arriva 2° in graduatoria generale.
- Risultato: Vince per merito (occupa uno degli 8 posti “comuni”).
- Conseguenza: I 2 posti riservati sono ancora disponibili per i volontari che si trovano più in basso nella graduatoria (ad esempio al 15° e 20° posto).
Se invece il Candidato A fosse arrivato 12°, non sarebbe entrato per merito, ma avrebbe “scavalcato” gli altri grazie alla riserva, occupando uno dei 2 posti protetti.
Cosa succede se la riserva non viene coperta?
Se non ci sono abbastanza candidati idonei appartenenti alla categoria riservata per coprire quei posti, la riserva cade e i posti vengono riassorbiti dalla graduatoria generale (a favore dei primi degli esclusi senza titoli di riserva).
Come puoi verificare?
Al termine del concorso, nella delibera di approvazione della graduatoria, troverai solitamente una colonna o una nota che specifica se il candidato è “Vincitore” o “Vincitore con riserva”. Se sei in posizione utile di merito, risulterai semplicemente come vincitore ordinario.
Dr Chiarelli mi scusi, questo principio si apllica anche per gli scorrimenti della medesima graduatoria?
Il medesimo principio si applica anche agli scorrimenti futuri. La giurisprudenza amministrativa e le circolari della Funzione Pubblica sono costanti su questo punto:
- Lo scorrimento deve rispettare l’ordine di merito.
- Se durante uno scorrimento si libera un posto ordinario e il primo dei non eletti è un riservatario, egli viene assunto su quel posto senza intaccare la quota di riserva, che rimane disponibile per le assunzioni successive.
- La riserva viene utilizzata solo quando è necessario garantire la quota d’obbligo prevista dalla legge (ad esempio la Legge 68/99) che non sia stata già coperta attraverso il normale ordine di merito.