Prestazione d'opera professionale presso officine meccaniche

Buongiorno, meccanico specializzato nella riparazione di turbine di ultima generazione (senza una sede fissa), per le sue prestazioni, utilizza uno spazio presso officine già autorizzate, legittimato da un contratto di concessione di spazi e attrezzature . La prestazione d’opera è unicamente nei confronti del Committente di turno.
A fine lavoro emette regolare fattura nei confronti di quest’ultimo.
Come si può configurare questo tipo di attività (codice ATECO)?
Sono previsti adempimenti di tipo SUAP?
Grazie

Ai sensi dei principi normativi che citiamo sempre, su tutti il d.lgs. n. 59/2010 e il DL 1/2012, è sicuramente ammissibile. E’ consentito tutto quello che non è esplicitamente vietato dalla legge.

Benché si tratti di autoriparatore al domicilio del cliente, il MiSE ne prende atto in relazione alla tipologia generale di autoriparatore, vedi qua:

Lo stesso puoi fare con la fattispecie che citi. In generale, l’esercizio congiunto è sempre ammissibile al netto di esigenze di tutele adi interessi rilevanti (salute, ambiente, ecc.). Esercizio congiunto inteso, in questa accezione, come più soggetti che operano dentro la stessa sede. A parere mio, o Tizio è un lavoratore subordinato oppure ha bisogno della propria SCIA per esercitare in modo congiunto con altro esercente (anche Tizio è un esercente che si interfaccia direttamente con il cliente – poi sarebbe da vedere nei dettagli).

Io farei fare una SCIA per autoriparatore presso terzi scrivendolo a margine. La PA competente, però, è la CCIAA e quindi, prima di dare indicazioni, è bene sentire quella. Non vorrei che, alla fine, Tizio venga consigliato di fare una SCIA per ogni luogo dove va a operare.

Non so se esiste un codice ATECO per l’attività di autoriparatore verso terzi ma, questo non è minimamente collegato alla possibilità di esercizio e alla possibilità amministrativa di contemplarlo.

l’ATECO 95.31.20 è in nuovo codice della classificazione 2025