Presupposti e limiti del potere regolamentare del comune in tema di contrasto alle ludopatie

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Il Potere Regolamentare dei Comuni nel Contrasto alle Ludopatie

CONTENUTO

Il fenomeno del gioco d’azzardo patologico (GAP) rappresenta una problematica sociale di crescente rilevanza, tanto da spingere i Comuni italiani a esercitare un potere regolamentare specifico per prevenirne e contrastarne gli effetti. Questo articolo analizza i presupposti e i limiti di tale potere, evidenziando le norme che lo disciplinano.

Presupposti del Potere Regolamentare

  1. Autorizzazione per l’Esercizio delle Sale da Gioco:

    • L’apertura di sale da gioco e l’installazione di apparecchi per il gioco lecito richiedono l’autorizzazione del Sindaco del Comune competente, come stabilito dall’art. 88 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS).
  2. Iniziative di Prevenzione e Contrasto:

    • I Comuni sono chiamati a promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione sui rischi del gioco d’azzardo. Tali iniziative possono includere attività di monitoraggio nelle scuole e nei luoghi di socializzazione, come previsto dalla Legge 7 aprile 2014, n. 39.
  3. Supporto per i Soggetti Coinvolti:

    • È fondamentale che i Comuni offrano supporto psicologico, economico e legale ai soggetti affetti da ludopatia e alle loro famiglie, in conformità con le disposizioni della Legge 8 novembre 2012, n. 189.

Limiti del Potere Regolamentare

  1. Vigilanza e Controllo:

    • I Comuni devono esercitare funzioni di vigilanza sui locali di gioco per prevenire la diffusione del GAP, come stabilito dalla Legge 7 agosto 2015, n. 125.
  2. Attività Pubblicitaria:

    • È vietata qualsiasi forma di pubblicità relativa all’apertura o all’esercizio di sale da gioco, in quanto contraria alle normative vigenti, come previsto dalla Legge 13 maggio 2010, n. 77.
  3. Sanzioni Amministrative:

    • Le violazioni delle disposizioni sul gioco d’azzardo possono comportare sanzioni pecuniarie da 6.000 a 10.000 euro, con possibili sanzioni accessorie, come la sospensione temporanea dell’attività (art. 1, comma 1, Legge 7 agosto 2015, n. 125).
  4. Destinazione dei Proventi:

    • I proventi derivanti dalle sanzioni amministrative sono destinati a finanziare piani di zona per il contrasto al gioco d’azzardo patologico, come stabilito dalla Legge 7 agosto 2015, n. 125.

Orientamenti Comunitari

Sebbene non esista una normativa comunitaria specifica sul gioco d’azzardo, il Parlamento europeo ha riconosciuto la legittimità degli interventi statali a protezione dei giocatori, anche a discapito di alcuni principi di libertà economica, come evidenziato nelle risoluzioni approvate.

CONCLUSIONI

Il potere regolamentare dei Comuni in materia di ludopatie si configura come uno strumento fondamentale per la tutela della salute pubblica e la prevenzione del gioco d’azzardo patologico. Attraverso l’autorizzazione, la vigilanza e le iniziative di supporto, i Comuni possono svolgere un ruolo attivo e decisivo nella lotta contro questa problematica.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è essenziale comprendere le normative e le procedure relative al potere regolamentare dei Comuni. La conoscenza delle leggi e dei regolamenti in materia di ludopatie è cruciale per garantire un’efficace attuazione delle politiche pubbliche e per contribuire al benessere della comunità.

PAROLE CHIAVE

Ludopatia, gioco d’azzardo, regolamentazione comunale, prevenzione, sanzioni amministrative, salute pubblica.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), art. 88.
  2. Legge 7 aprile 2014, n. 39.
  3. Legge 8 novembre 2012, n. 189.
  4. Legge 7 agosto 2015, n. 125.
  5. Legge 13 maggio 2010, n. 77.

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