Prime disposizioni dell’AI Act in vigore: l’art. 5 e le Linee Guida sulle pratiche di IA vietate - Le Autonomie

L’AI Act: Nuove Regole per l’Intelligenza Artificiale e il Loro Impatto sulla Pubblica Amministrazione

CONTENUTO

Il 2 febbraio 2025 sono entrate in vigore le prime disposizioni dell’AI Act, il Regolamento Europeo n. 2024/1689, che introduce regole fondamentali per l’uso dell’intelligenza artificiale (AI) nell’Unione Europea. Questo regolamento si propone di proteggere i diritti fondamentali dei cittadini, stabilendo divieti su pratiche AI considerate troppo rischiose e imponendo obblighi di alfabetizzazione in materia di AI.

Divieti su pratiche AI

L’articolo 5 dell’AI Act elenca specifiche pratiche di AI vietate, tra cui:

  • Manipolazione subliminale: Sistemi progettati per influenzare il comportamento delle persone senza la loro consapevolezza.
  • Sfruttamento delle vulnerabilità: Uso di AI per approfittare di individui in situazioni di vulnerabilità, come anziani o persone con disabilità.
  • Social scoring: Valutazione del rischio di comportamenti illeciti basata su profili personali.
  • Categorizzazione biometrica: Uso di dati biometrici per dedurre caratteristiche sensibili.
  • Riconoscimento delle emozioni: Divieto di utilizzare sistemi di AI per analizzare le emozioni in contesti lavorativi, salvo eccezioni specifiche.
  • Scraping di immagini: Creazione di banche dati di riconoscimento facciale senza un consenso mirato.

Obbligo di Alfabetizzazione

L’articolo 4 stabilisce l’obbligo di garantire un adeguato livello di alfabetizzazione in materia di AI per il personale coinvolto nell’uso di tali sistemi. Questo è cruciale per assicurare che i dipendenti pubblici e i concorsisti comprendano le opportunità e i rischi associati all’AI, promuovendo un uso responsabile e informato.

Linee Guida

Le Linee Guida della Commissione Europea, pubblicate il 4 febbraio 2025, forniscono chiarimenti sull’applicazione delle pratiche vietate, aiutando a distinguere tra manipolazione illecita e pratiche di persuasione accettabili.

CONCLUSIONI

L’AI Act rappresenta un passo significativo verso la regolamentazione dell’intelligenza artificiale in Europa. Le nuove disposizioni mirano a garantire che l’uso dell’AI non comprometta i diritti fondamentali dei cittadini, imponendo al contempo un obbligo di formazione per il personale coinvolto. È essenziale che i dipendenti pubblici e i concorsisti comprendano queste norme per garantire un’applicazione etica e responsabile dell’AI.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

I dipendenti pubblici e i concorsisti devono essere consapevoli delle nuove regole e dei divieti stabiliti dall’AI Act. È fondamentale che si impegnino in programmi di alfabetizzazione sull’AI per garantire un uso corretto e conforme alle normative. La comprensione delle implicazioni legali e etiche dell’AI è cruciale per evitare violazioni e per promuovere un ambiente di lavoro responsabile.

PAROLE CHIAVE

AI Act, intelligenza artificiale, diritti fondamentali, alfabetizzazione, pubblica amministrazione, regolamento europeo.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Regolamento (UE) 2024/1689 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 febbraio 2024.
  2. Linee Guida della Commissione Europea del 4 febbraio 2025.

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