Il Principio di Equivalenza nelle Gare Pubbliche: Un Equilibrio Necessario
CONTENUTO
Il principio di equivalenza, sancito dal Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 50/2016), rappresenta un elemento cruciale nel panorama delle gare pubbliche. Esso consente alle Stazioni Appaltanti (SA) di considerare offerte che, pur presentando difformità rispetto ai requisiti tecnici minimi, riescono comunque a soddisfare le esigenze dell’Amministrazione. Questa flessibilità è fondamentale per evitare un’eccessiva rigidità che potrebbe limitare la concorrenza e, di conseguenza, l’innovazione e la qualità delle offerte.
Tuttavia, è importante sottolineare che la discrezionalità tecnica della SA non è illimitata. La giurisprudenza, come evidenziato dalla sentenza del TAR Milano n. 694/2024, stabilisce che ogni decisione deve essere supportata da motivazioni adeguate e riscontri oggettivi. In particolare, quando si tratta di difformità strutturali dai requisiti minimi, la mancanza di una giustificazione chiara può portare all’illegittimità dell’istruttoria.
La distinzione tra specifiche tecniche e requisiti minimi obbligatori è fondamentale. Le specifiche tecniche possono essere oggetto di interpretazione e valutazione, mentre i requisiti minimi rappresentano i bisogni essenziali dell’Amministrazione e non sono derogabili. Pertanto, la SA deve esercitare la propria discrezionalità con cautela, evitando di oltrepassare i limiti stabiliti dalla normativa.
CONCLUSIONI
Il principio di equivalenza, sebbene rappresenti un’opportunità per ampliare la partecipazione alle gare pubbliche, richiede un’attenta gestione da parte delle Stazioni Appaltanti. La necessità di motivazioni adeguate e di un’istruttoria rigorosa è essenziale per garantire la legittimità delle decisioni e per tutelare la concorrenza leale tra i partecipanti.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, comprendere il principio di equivalenza è fondamentale. Essi devono essere in grado di valutare le offerte in modo critico, riconoscendo quando una proposta può essere considerata equivalente e quando, invece, è necessario attenersi rigidamente ai requisiti minimi. Inoltre, è cruciale saper documentare adeguatamente le motivazioni delle scelte effettuate, per evitare contestazioni e garantire la trasparenza del processo.
PAROLE CHIAVE
Principio di equivalenza, gare pubbliche, Stazione Appaltante, requisiti minimi, discrezionalità tecnica, legittimità, concorrenza.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.Lgs. 50/2016 - Codice dei Contratti Pubblici
- TAR Milano n. 694/2024
- LavoriPubblici, 28/07/2025
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