Problemi locale asd dopo 2 anni

Salve, a ottobre 2020 abbiamo aperto un’associazione sportiva dilettantistica affiliata con un ente di promozione sociale, con all’interno l’attività di bodybuilding (quindi attività coni). Abbiamo inoltre aperto all’interno dell’associazione la somministrazione di alimenti e bevande (riservata solo ai soci). Ora, a distanza di un anno e mezzo, il comune mi fa problemi riguardo il bagno: abbiamo un solo bagno con antibagno/spogliatoio, dove si accede singolarmente, e mi dice che non siamo un’associazione sportiva ma che siamo una palestra. Ho spiegato che vengono svolti corsi tramite attrezzature da palestra (ovvio, dato che si tratta di bodybuilding), ma loro insistono dicendomi che devo fare: 3 spogliatoi, 6 bagni con antibagno, e relative docce. Il locale è di circa 230 mq, facendo come mi chiedono (tralasciando la spesa) si trasformerebbe metà locale in bagni e docce praticamente…
La mia domanda è:
-possono chiedermi questo dopo più di un anno dall’apertura? Minacciano di far chiudere la “palestra”
-io penso che loro stiano stravolgendo un po’ la situazione: non siamo una palestra dove la gente entra e fa quello che vuole, ma la giornata è strutturata in corsi di massimo 10 persone, dove in un paio di ore al giorno abbiamo 9-10 persone, mentre in altri orari siamo dalle 2 alle 5 persone.

Quando avevo aperto, mi era stato detto dall’ente col quale sono affiliata, che non servivano particolari requisiti del locale, e il comune presentando la scia non ha detto nulla al tempo…Vi sarei molto grata se poteste aiutarmi. Vi chiedo inoltre un’ultima cosa, dato che ormai ho timore di tutto: il locale è di circa 230 mq, ma adibiti all’area fitness sono circa 180 mq, la rimanenza riguarda un’area adibita a sala pc e area di somministrazione riservata ai soci… mi era stato detto che bastavano due estintori senza obbligo di valutazione dei vigili del fuoco, perchè seppur al di sopra dei 200 mq, non tutto era adibito a attività sportiva, e inoltre stava passando la legge che richiedeva solo gli estintori… è vero?
Premetto inoltre che se il problema è la somministrazione la togliamo senza problemi, ma parlando col geometra comunale lui ha parlato solo di quella che lui chiama palestra (dice che ha le foto - fatte dai vigili durante un presunto controllo dei green pass)… siccome nel paese c’è una palestra che parlava male di noi e che è amica del personale in comune, il fatto che abbiano parlato solo del problema della palestra e non della somministrazione mi ha fatto pensare male sinceramente…
Spero che possiate aiutarci dandoci qualche consiglio per risolvere la situazione.

Personalmente prima manderei la Guardia di Finanza a controllare le Vs. scritture contabili ai fini della verifica per evasione fiscale.
Utilizzare il tesseramento per erogare servizi omnicomprensivi sviando i controlli e la tassazione ovviamente contrasta con la normativa vigente; i soci non possono unicamente usufruire dei servizi, non è questa la finalità del tesseramento associazionistico.

Non capisco perché ora lei da questa risposta, al di fuori del quesito, dato che noi stiamo operando senza finalità di lucro, ma per passione: i tesserati pagano una piccola quota associativa per seguire i corsi, e queste quote associative vengono tutte fatte con ricevute, quindi vedo la sua risposta totalmente fuori luogo. Comunque, anche se venisse la finanza, non ci sarebbe alcun problema al riguardo, dato che stiamo operando nel modo più lindo possibile. Ora attendo qualcuno che magari risponda ai quesiti che ho posto…