Procacciatore d'affari

Un utente che svolge attività di procacciatore d’affari nel settore degli integratori alimentari e/o attività di intermediari nel settore del commercio all’ingrosso è soggetto a pratica SUAP (richiesta via email del 26/05/2025)

Vedi qua:
https://supportospecialisticori.infocamere.it/sariWeb/milomb?apriFaqContenuto=114474920_113928070
può essere assimilabile all’agente di commercio. In questo caso le pratiche sono presentate direttamente alla CCIAA (anche se dovrebbero pasare dal SUAP).

Il procacciatore d’affari, se non è un agente di commercio, resta una figura non espressamente disciplinata da una norma specifica come l’agente o il mediatore. Si tratta di un soggetto che riceve da un’impresa l’incarico di segnalare o trasmettere singole ordinazioni o affari, ma senza un vincolo di stabilità, continuità o esclusiva. Diciamo che è così quando prevale l’assenza di vincolo di preposizione e la saltuarietà. La CCIAA giudicherà

In altri casi, quindi è da vedere dai dettagli, l’attività può virare verso il resduale caso dell’agente di affari ex art. 115 TULPS di competenza comunale. In generale, l’agenzia d’affari è un’attività imprenditoriale aperta al pubblico che si offre come intermediaria nella trattazione di affari altrui, prestando la propria opera a chiunque ne faccia richiesta, dietro compenso (diciamo che il procacciatore è qualcosa di diverso)