Salve, nel corso di una conferenza di Servizi in forma semplificata e asincrona, in cui vi ? la competenza Regionale per l’Autorizzazione paesaggistica come da me (tecnico che ha presentato la pratica) regolarmente indicato nell’A28, la Regione ha comunicato 5 giorno prima del termine per il rilascio del parere, tramite il SUAPE, che non era di loro competenza, ma di competenza comunale.
Nessuno (ne il SUAPE ne tantomeno il sottoscritto, in quanto convinto che la competenza fosse loro) ha richiesto l’attivazione dell’endoprocedimento comunale, oltretutto il SUAPE mi ha comunicato tale parere circa un mese dopo che la Regione lo ha caricato sul portale.
Dopo essermi confrontato sia con l’ufficio di tutela paesaggio comunale che con lo stesso istruttore regionale, hanno convenuto con quanto dichiarato da me che la competenza fosse appunto della Regione e informalmente mi hanno comunicato che l’avrebbe istruita appunto la stessa Regione.
Ora, poiché i termini massimi sarebbero già scaduti da parecchio, vorrei capire come comportarmi, sopratutto per evitare che a fronte di qualche mia comunicazione la tempistica possa essere fatta ripartire da 0 e a quel punto nei confronti del committente potrei essere visto io come responsabile dell’allungamento dei tempi. L’istruttore comunale inizialmente voleva che io modificassi l’A28, cosa che non ho voluto fare in quanto convinto della mia dichiarazione e oltretutto avrei così fatto ripartire i termini io per una “integrazione-sostituzione”, per poi doverlo rimodificare a seguito dei chiarimenti informali!!!..