Procedura mobilità dubbi regolarita': assunzione candidato privo di requisiti legittimanti

Buongiorno a tutti.
Ho partecipato ad una procedura di mobilita in cui risulta vincitore un candidato appartenente ad ente pubblico non economico a tempo indeterminato , ma il problema è che assunto 20 anni fa a chiamata nominativa (non collocamento o categorie protette ) e NON tramite regolare concorso. Mi chiedo quindi se posso contestare poiché ritengo violato art 97 cost. Chiedo quindi se il mio ragionamento è corretto, ossia il passaggio tra Pa deve avvenire
solo tra ra candidati che abbiano superato procedure selettive (concorso pubblico) nel rispetto obblighi imparzialità trasparenza e buon andamento…
Grazie

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

La questione che sollevi riguarda l’interpretazione dell’articolo 97 della Costituzione Italiana, che stabilisce i principi di imparzialità, buon andamento e trasparenza dell’amministrazione pubblica, e la normativa relativa alle procedure di mobilità nel settore pubblico.

Teoria generale del diritto / Premessa generale:
L’articolo 97 della Costituzione Italiana prevede che l’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni avvenga tramite concorso, al fine di garantire i principi di eguaglianza, imparzialità e trasparenza. Questo principio è fondamentale per assicurare che la selezione del personale pubblico sia basata sul merito.

Norme relative alla teoria:

  • Articolo 97 della Costituzione Italiana: stabilisce i principi di imparzialità, buon andamento e trasparenza dell’amministrazione pubblica.
  • D.lgs. 165/2001 (Testo Unico sul pubblico impiego), in particolare gli articoli relativi alla mobilità, che disciplinano i trasferimenti del personale tra diverse amministrazioni pubbliche.

Esempi concreti:
La mobilità nel settore pubblico è regolata in modo da favorire il trasferimento di personale tra diverse amministrazioni, al fine di ottimizzare le risorse umane disponibili. Tuttavia, il principio di merito e la selezione tramite concorso rimangono fondamentali. La questione che sollevi riguarda un caso in cui un dipendente, assunto senza concorso tramite chiamata nominativa 20 anni fa, viene selezionato in una procedura di mobilità. Questo potrebbe sollevare dubbi sulla conformità ai principi costituzionali, in particolare se la mobilità non rispetta i criteri di merito e trasparenza.

Conclusione sintetica:
Il tuo ragionamento solleva una questione legittima riguardo l’aderenza ai principi di imparzialità, trasparenza e buon andamento, in particolare per quanto riguarda l’accesso e la mobilità nel settore pubblico. Tuttavia, la valutazione della legittimità del passaggio di un dipendente assunto senza concorso tramite mobilità richiede un’analisi specifica del caso, considerando la normativa applicabile e le eventuali eccezioni previste dalla legge. Potrebbe essere utile consultare un legale per valutare le possibilità di contestazione.

Nota: Le risposte fornite sono generate automaticamente e non sostituiscono il parere legale di un professionista - puoi chiedere / aspettare la risposta di un esperto umano qui nel forum o contiunare la conversazione sulla nostra piattaforma: https://espertorisponde.omniavis.it/ . Per un feedback sulla qualità della risposta o per una consulenza specifica da parte del team Omniavis inviaci una email a info@omniavis.it

Bibliografia:

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Grazie mille,
Consulterò un legale.

Il punto fondamentale è verificare con fatti alla mano che la passata procedura di assunzione, la quale legittima l’inquadramento del dipendente nel pubblico impiego e la possibilità di fruire dello strumento della mobilità tra PA, che risulta espletata decenni in passato per l’individuo in questione, abbia effettivamente rispettato o meno i requisiti dell’accesso all’impiego nella Pubblica Amministrazione, come sanciti dalla normativa vigente in merito.

Laddove la procedura assunzionale del tempo non abbia rispettato i requisiti di legge, e pertanto non possa legittimare il mantenimento dell’assunzione nel pubblico impiego, il problema non sarà tanto mutare il risultato della procedura di mobilità, quanto invalidare la totalità degli anni di illegittima prestazione lavorativa presso la PA in questione. Pertanto, la questione appare complessa e risolvibile solo in tempi molto lunghi.

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