Buon giorno, ho un dubbio che non riesco a togliermi in merito alla procedura negoziata senza bando. L’art. 50 comma 1 lett. C),d),e) del D.Lgs. 36/2023 specifica il numero di invitati ed il range economico per l’utilizzo della suddetta procedura, mentre lart. 76 ne caratterizza in modo puntuale i casi di utilizzo. Il dubbio è: se devo fare un affidamento di importo superiore ai 150.000€ ad inferiore alle soglie e non rientro in uno dei casi specificati dall’ art. 76 devo utilizzare una procedura aperta o ristretta? Non sarebbe questo un aggravio del procedimento?
Grazie
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:
Per rispondere alla tua domanda, iniziamo con una premessa generale sulle procedure di affidamento nel diritto degli appalti pubblici. Le procedure di affidamento sono regolate da normative specifiche che mirano a garantire trasparenza, concorrenza e parità di trattamento tra gli operatori economici. La scelta della procedura di affidamento dipende da vari fattori, tra cui il valore dell’appalto e le specifiche esigenze dell’amministrazione aggiudicatrice.
Il Nuovo Codice degli Appalti, introdotto dal D.Lgs. 36/2023, stabilisce diverse procedure di affidamento, tra cui la procedura aperta, la procedura ristretta, e la procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara. L’articolo 50 comma 1 lett. C), D), E) del D.Lgs. 36/2023 specifica i criteri per l’utilizzo della procedura negoziata senza bando, inclusi il numero di operatori economici da invitare e il range economico applicabile. L’articolo 76, invece, dettaglia i casi specifici in cui è possibile ricorrere a tale procedura.
Se l’importo dell’affidamento è superiore a 150.000€ ma inferiore alle soglie UE e non rientra nei casi specificati dall’articolo 76, l’amministrazione non può utilizzare la procedura negoziata senza bando. In questo scenario, l’amministrazione deve optare per una procedura aperta o ristretta, a seconda delle circostanze specifiche e delle proprie esigenze.
Sebbene possa sembrare un aggravio del procedimento optare per una procedura aperta o ristretta in assenza dei requisiti per la procedura negoziata, questo approccio è in linea con i principi di trasparenza e concorrenza. Le procedure aperte e ristrette offrono maggiore visibilità e possibilità di partecipazione agli operatori economici, garantendo così un processo di selezione più competitivo e equo.
Esempio concreto: Se un ente pubblico deve affidare un contratto di servizi del valore di 200.000€ e non si verifica nessuna delle condizioni previste dall’articolo 76 per la procedura negoziata senza bando, l’ente dovrà procedere con una gara aperta o ristretta, invitando un numero più ampio di operatori economici a presentare le loro offerte.
Conclusione sintetica: In assenza dei requisiti specificati per la procedura negoziata senza bando, l’ente pubblico deve ricorrere a una procedura aperta o ristretta per affidamenti di importo superiore ai 150.000€ e inferiore alle soglie UE, in conformità ai principi di trasparenza e concorrenza del diritto degli appalti.
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Bibliografia:
Buongiorno @ChiaraM,
la procedura negoziata senza bando prevista per il sottosoglia non deve essere attivata in presenza di una delle condizioni previste dall’art 76. In pratica, il legislatore consente l’utilizzo della medesima procedura ma con alcune disposizioni specifiche. I presupposti previsti nell’art 76 sono valide solo per il soprasoglia, nel quale non è altresì indicato un numero di operatori da invitare.
Vincenzo
Mi scusi ma la risposta dalla dalla AI è differente. Dove trovo i riferimenti normativi a quanto da lei esposto?
I riferimenti li trova Ieggendo i singoli articoli e fidandosi di esperti della materia che lavorano da anni nel settore.
Saluti
Vincenzo
Salve.
Un chiarimento: nella procedura negoziata senza bando ex art. 76 -sopra soglia- quanti operatori economici devono essere consultati?
Grazie mille!