Procedura negoziata: illegittimo escludere per ragioni di rotazione se la partecipazione non è contingentata - Le Autonomie

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La Procedura Negoziata negli Appalti Pubblici: Chiarimenti e Novità

CONTENUTO

La procedura negoziata, disciplinata dal Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 36/2023), rappresenta uno strumento fondamentale per le stazioni appaltanti nella gestione degli appalti pubblici. Recentemente, una sentenza del TAR Lombardia (n. 28 del 7 gennaio 2025) ha fornito importanti chiarimenti riguardo all’applicazione della rotazione degli affidamenti, stabilendo che l’esclusione di un operatore economico (OE) dalla selezione per motivi di rotazione è illegittima se la partecipazione non è contingentata.

Differenza tra Affidamento Diretto e Procedura Negoziata

L’affidamento diretto consente alle stazioni appaltanti di selezionare un fornitore senza una procedura di gara formale, anche se può essere preceduto da un interpello a più operatori economici. In questo caso, la scelta è discrezionale, ma deve rispettare i criteri qualitativi e quantitativi stabiliti dal Codice (art. 1, comma 2).

Al contrario, la procedura negoziata implica un confronto diretto tra le offerte di più operatori economici. Le stazioni appaltanti devono invitare tutti gli OE che hanno manifestato interesse, garantendo così un esame comparativo delle proposte (art. 63).

Rotazione degli Affidamenti

Il Codice dei Contratti Pubblici prevede che la rotazione degli affidamenti non sia obbligatoria quando la selezione avviene tramite procedura negoziata e preceduta da un’indagine di mercato senza limiti al numero di operatori (art. 49, comma 5). Questo significa che, in tali circostanze, un OE non può essere escluso dalla selezione solo per motivi di rotazione.

Sentenza del TAR Lombardia

La sentenza del TAR Lombardia ha accolto il ricorso di un operatore economico escluso, annullando l’aggiudicazione a favore di un altro concorrente. La Corte ha sottolineato che, in assenza di un contingentamento nella partecipazione, l’esclusione per rotazione è da considerarsi illegittima, in quanto la procedura negoziata consente un esame comparativo delle offerte e non deve essere confusa con un affidamento diretto.

CONCLUSIONI

In sintesi, la recente sentenza del TAR Lombardia chiarisce che l’esclusione di un operatore economico dalla selezione per ragioni di rotazione è illegittima se la partecipazione non è limitata. Questo principio rafforza l’importanza della trasparenza e della concorrenza negli appalti pubblici, garantendo che le stazioni appaltanti possano avvalersi di un ampio ventaglio di offerte.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere le differenze tra le varie modalità di affidamento e le implicazioni legali delle procedure di selezione. La conoscenza delle normative e delle recenti sentenze può influenzare le decisioni quotidiane e garantire una gestione più efficace e conforme degli appalti pubblici.

PAROLE CHIAVE

Procedura negoziata, affidamento diretto, rotazione degli affidamenti, TAR Lombardia, appalti pubblici, Codice dei Contratti Pubblici.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.Lgs. n. 36/2023 - Codice dei Contratti Pubblici.
  2. Art. 1, comma 2 - Criteri di scelta nell’affidamento diretto.
  3. Art. 63 - Procedura negoziata.
  4. Art. 49, comma 5 - Rotazione degli affidamenti.

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