Professionista fisiomassoterapista

Buongiorno
Ragionavo sul fatto di poter far aprire un’attività ad un fisiomassoterapista presso la sede di un’estetista che seguiamo già.
In realtà l’affitto di cabina sarebbe riservato ad estetisti o tatuatori (o poltrona per acconciatori).
Credo che per un’attività come quella che cito sarebbe consigliabile aprire come professionista (non impresa) con ATECO 86.90.21 oppure 86.90.29 ed iscrizione a gestione separata inps.
Come la vedete l’apertura con sede presso centro estetico? Escluderei l’affitto di cabina, sarebbe semplicemente una stanza dentro al centro dichiarata all’Agenzia Entrate.
Ho sentito anche parlare di eventuale SCIA per attività paramediche o similari…sarebbe questoil caso forse?
E considerato il tipo di attività mi chiedevo se si dovesse essere accorti su alcune caratteristiche dei locali ecc…
Grazie a chi vorrà partecipare alla discussione.

DAVIDE F.

Le attività congiunte o c.d. multidisciplinari non sono proibite dalla legge. .Al di là del nome che si dà alla fattispecie, si tratta di un esercizio congiunto in cui due esercenti si spartiscono un locale. La cosa ha più rilevanza privatistica che amministrativa. Da un punto di vista amm.ve è sempre un esercizio congiunto dove ognuno ha le sue responsabilità e i suoi requisiti. Se a monte c’è un contratto di affitto di poltrona o una locazione di porzione di fabbricato, poco importa.

Certo è che ogni attività deve poter soddisfare i relativi requisiti funzionali/strutturali previsti dalla legge e devono essere valutate eventuali incompatibilità sostanziali (igienico-sanitarie, deontologiche, ecc.).

Vedi qua: Svolgimento 2 attività nello stesso locale

Quindi, al netto del fatto che il fisiomassoterapista non deve pregiudicare il mantenimento dei requisiti necessari per l’esercizio dell’attività estetica, non vedo problemi. Non mi risulta che il fisiomassoterapista sia sottoposto a procedure abilitative. Si tratta di disciplina di mero interesse sanitario. Vedi qua:

http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=31816

Grazie mille Mario!
Pensavo tra l’altro se potesse essere più opportuno valutare che fosse il centro estetico direttamente a fatturare ai clienti e il massofisioterapista potrebbe invece fatturare al centro per le sue prestazioni.
La cosa andrebbe approfondita.

Grazie, buona serata.

DAVIDE F.

Scusami Mario se riprendo quanto mi avevi gentilmente condiviso.
Come vedi la possibilità che il massaggiatore olistico (non meglio definito- ATECO 96.09.09) vada a fare l’attività presso centro estetico. Il centro estetico fattura al cliente finale. Il professionista massaggiatore olistico fattura invece al centro estetico (si presume un imposto inferiore perché paga in soldoni l’occupazione del locale e della stanza).
Invece se fosse un fisiomassoterapista diplomato sarebbe più problematica la faccenda, perché credo sia attività soggetta a requisiti sanitari, perciò il centro estetico non può svolgerla formalmente e non si può attuare la fattispecie suddetta ( oltre alla presenza di eventuali problemi legati a questioni igienico sanitarie che per un’attività medica o paramedica potrebbero prevedere accorgimenti diversi).
Grazie.

un’attività libera all’interno del centro estetico resta un’attività libera. Da un punto di vista amministrativo non vedo problemi. L’unica cosa da verificare compatibilità igienico-sanitaria nel senso che la presenza del massaggiatore potrebbe togliere degli spazi necessari all’esercizio dell’attività estetica.

Sul massofioterapista le cose sono più incerte, vedi qua: Massofisioterapisti. Ordine Tsrm Pstrp: “Sì a iscrizione all’albo solo per quelli che hanno conseguito il titolo prima del 1999 e hanno conseguito equipollenza o equivalenza con i Fisioterapisti. Gli altri possono continuare a esercitare ma non come professionisti sanitari” - Quotidiano Sanità

In ogni caso, anche fosse professione sanitaria, il discorso non cambia. Occorrono dei requisiti personali per l’esercizio (titolo di studio, albo) ma, al netto di norme regionali (improbabili) le professioni sanitarie (non mediche) non sono soggette ad abilitazioni amministrative

vedi anche qua: Iscrizione albo professionale massofisioterapisti

Perfetto!
Grazie Mario.
Tra l’altro ho saputo proprio poco fa che per l’esattezza, il professionista che andrebbe ad operare all’interno del centro estetico svolgerebbe l’attività di RIFLESSOLOGIA PLANTARE.
Mi sono vagamente messo in allarme perché ho letto che qualche Regione potrebbe richiedere, per svolgere questo tipo di attività, l’abilitazione di estetista o di fisioterapista. Nel caso, se qualcuno fa l’estetista, vedrei corretto avere una sede fissa come impresa (quindi nel caso fare l’affitto di cabina).
Tutto sommato io resterei dell’idea che il tipo di attività possa ricondursi alla più ampia categoria dell’operatore olistico (ATECO 96.09.09). Quindi libero professionista, non iscritto in CCIAA, sede legale magari presso la residenza…e poi opera magari c/o centri estetici o altrove.
Premetto che qui siamo in Veneto.
E quindi rimango dell’idea del centro che fattura al cliente finale e il riflessologo fattura una parte del totale al centro.
Ci può stare o manca qualche accorgimento? (a prescindere dalla chiara valutazione in ambito di compatibilità igienico sanitaria che chiaramente va fatta salva).

Grazie ancora

DAVIDE F.