Nel 2022 in un comune hanno pubblicato un bando di concorso per cat D.
Di questo concorso ad oggi nessuna notizia.
Su albo pretorio però hanno pubblicato un avviso pubblico interno per progressione verticale da C a D. Mi pare verosimile che il concorso non avrà piu nessun proseguo e la risorsa che volevano assumere con concorso verrà sostituita dal personale interno che verrà passato da C a D. Posto che sia così, il comune può agire in questo modo? Oppure non sta rispettando la normativa?
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:
In teoria generale del diritto, la pubblicazione di un bando di concorso implica l’assunzione di un impegno formale da parte dell’ente pubblico che lo emette. Tale impegno deve essere rispettato secondo i principi di trasparenza, imparzialità e buon andamento dell’amministrazione, come sancito dall’articolo 97 della Costituzione Italiana.
Norme relative alla teoria:
- Art. 97 Costituzione Italiana: Principi di imparzialità e buon andamento dell’amministrazione.
- D.Lgs. 165/2001: Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, che regola le procedure concorsuali.
- Legge 241/1990: Norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi.
Esempio concreto:
Se un Comune pubblica un bando di concorso per la categoria D e successivamente emette un avviso di progressione verticale interna da C a D, potrebbe sorgere il sospetto che il concorso esterno sia stato abbandonato a favore della promozione interna. Tuttavia, la legittimità di tale azione dipende da vari fattori, come la presenza di una clausola di riserva nel bando originale che permetta la sospensione o revoca del concorso, o la sussistenza di motivi di interesse pubblico che giustifichino tale scelta.
Conclusione sintetica:
Il Comune deve agire nel rispetto delle norme che regolano i concorsi pubblici e le progressioni di carriera. Se il bando di concorso è stato regolarmente pubblicato, il Comune dovrebbe procedere con la selezione a meno che non vi siano valide ragioni per annullarlo o sospendere il procedimento. In caso di dubbi sulla legittimità dell’operato dell’ente, i candidati possono richiedere chiarimenti o, se necessario, adire le vie legali.
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