Progressione verticale: nuovo contratto?

Ho superato una selezione per progressione verticale interna al Comune in cui lavoro e passerò da B3 a C. A breve firmerò il nuovo contratto di lavoro. Nonostante abbia trovato una sentenza di Aran che autorizza la conservazione, il mio ufficio ha risposto che non possono fare deroghe e perderò le ferie maturate e non utilizzate così come i permessi e ripartirò, diciamo così, da zero.
In base a questo ragionamento, dovrei avere il TFR?
O perderò l’anzianità di servizio?
Oppure può valere per ferie e permessi e non per altri aspetti?
Grazie.

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PRIMA DI TUTTO: complimenti!!!

Quanto al quesito la soluzione coerente con l’attuale quadro normativo SECONDO UNA TESI RESTRITTIVA prevede che:
Il dipendente cessa il rapporto di lavoro da B3, e inizia un nuovo rapporto di lavoro da C, stipulando il relativo contratto individuale di lavoro.
Relativamente al nuovo rapporto di lavoro da C:

  • il dipendente va sottoposto al periodo di prova generalmente previsto per la categoria di destinazione, anche nel caso in cui vincitore risulti un dipendente interno (fatta salva la facoltà di esentare dalla prova il dipendente che l’abbia già superata in pari categoria e profilo, o in un profilo corrispondente, con il consenso dell’interessato);
  • anche nel caso in cui venisse assunto un dipendente interno la cui posizione economica di provenienza fosse di importo superiore rispetto a quella di accesso per il posto da coprire, non sono previste indennità compensative.

Qui alcuni spunti
https://www.tuttopa.it/viewtopic.php?f=8&t=20766

COME ACCENNATO di contrario avviso ARAN
L’Aran, con il Parere CFC_52°, si è soffermata sulla possibile di riconoscere continuità agli istituti contrattuali maturati e non goduti (come ad esempio le ferie, le ore di straordinario, i permessi retribuitivi) nel caso di progressione tra le Aree ai sensi dell’art. 22, comma 15, del Dlgs. n. 75/2017. Chiarimento destinato al personale del Comparto delle “Funzioni centrali” che trova piena applicabile anche per il personale del Comparto delle “Funzioni locali”, assoggettato alla medesima disciplina legislativa.

L’Agenzia, nel rispondere al quesito, pone in evidenza la sostanziale differenza tra la progressione verticale e il concorso pubblico.

Nel primo caso, il passaggio alla Categoria superiore non comporta alcuna novazione del rapporto di lavoro, e di conseguenza al lavoratore interessato dovrà riconoscersi la trasposizione, nonché il godimento, di tutti quegli istituti che hanno avuto maturazione prima della progressione e non siano stati fruiti.

Diversamente avviene, nel caso di concorso pubblico, a prescindere dal fatto che esso avvenga con o senza riserva di posti per il personale di ruolo. Il lavoratore infatti, una volta superato il concorso, instaura con l’Amministrazione un nuovo rapporto di lavoro, diverso per natura e contenuti da quello di cui precedentemente era titolare con la stessa. Questa novazione del rapporto comporta, in questo caso, l’estinzione del precedente rapporto di lavoro con il conseguente venir meno anche di tutte le situazioni soggettive che in esso trovavano il proprio fondamento.

Si ricorda che, a proposito della disciplina delle progressioni verticali, l’art. 22, comma 15, del Dlgs. n. 75/2017 (come modificato dall’art. 1, comma 1-ter, del Dl. n. 162/2019, convertito dalla Legge n. 8/2020), riconosce alle P.A. la facoltà di derogare alla disciplina generale delle Progressioni verticali laddove prevede, in via eccezionale, il passaggio di Area non ricorrendo al concorso pubblico bensì a una procedura selettiva riservata al personale di ruolo entro il limite temporale del triennio 2020/2022 e fissando un tetto ai posti disponibili pari al 30% di quelli previsti nei “Piani dei fabbisogni” come nuove assunzioni consentite per la relativa Area o Categoria. Istituto, peraltro, che ha ricevuto una forte spinta ampliativa con il Dl. n. 80/2021, convertito con Legge n. 113/2021, (cd. “Decreto Reclutamento”, si veda Entilocalinews n. 33 del 30 agosto 2021).


Che dire?
insistere che ARAN spesso è un punto di riferimento “forte” … ed il ragionamento portato avanti è convincente.

Grazie!
Devo dire che i suoi corsi e consigli sono stati indispensabili… e anche grazie al suggerimento (fondamentale!) di partire dalla domanda che sapevo meglio, all’orale ho preso 30!
Ma ora non ci voglio più pensare perché continuo a studiare per il D!!!

Provo a insistere con l’ufficio, ma mi hanno scritto che ritengono il parere Aran “non condivisibile”…
Grazie di tutto!

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