Progressioni verticali: i tribunali si dividono sulla valutazione dell’esperienza maturata presso diverse Pa - NeoPA

La Valutazione dell’Esperienza nelle Progressioni Verticali: Un Confronto Giurisprudenziale

CONTENUTO

La questione della valorizzazione dell’esperienza lavorativa nelle progressioni verticali all’interno della pubblica amministrazione ¶ è oggetto di dibattito giuridico. Recentemente, due sentenze di tribunali amministrativi regionali hanno offerto interpretazioni contrastanti su questo tema, evidenziando le complessità normative e le implicazioni per i dipendenti pubblici.

Il TAR Campania ha affermato che un sistema di valutazione che privilegia l’esperienza maturata all’interno della stessa amministrazione rispetto a quella acquisita in altre PA possa configurarsi come discriminatorio. Questa posizione si basa sull’idea che ogni esperienza lavorativa, indipendentemente dall’ente di provenienza, debba essere considerata in modo equo, per garantire pari opportunità a tutti i dipendenti.

D’altro canto, il TAR Lazio ha sostenuto la legittimità di un regolamento interno che prevede una valorizzazione maggiore dell’esperienza interna. Questa sentenza si fonda sull’art. 52, comma 1-bis, del D.Lgs. 165/2001, che consente alle amministrazioni di definire criteri specifici per le progressioni verticali, purché tali criteri siano coerenti con le disposizioni normative e i contratti collettivi.

In particolare, l’art. 13 del CCNL Funzioni Locali stabilisce che le amministrazioni possono adottare modalità di valutazione che tengano conto dell’esperienza lavorativa, ma senza escludere a priori le esperienze esterne. La divergenza di interpretazione tra i due TAR mette in luce la necessità di una maggiore chiarezza normativa e di un’armonizzazione delle prassi applicative.

CONCLUSIONI

La valutazione dell’esperienza nelle progressioni verticali rappresenta un tema delicato e controverso nel contesto della pubblica amministrazione. Le diverse interpretazioni giurisprudenziali evidenziano l’importanza di un approccio equilibrato che riconosca il valore di tutte le esperienze lavorative, promuovendo così la meritocrazia e l’equità tra i dipendenti pubblici.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale essere consapevoli delle diverse posizioni giuridiche e dei criteri di valutazione adottati dalle varie amministrazioni. È consigliabile informarsi sui regolamenti interni e sulle modalità di progressione verticale, in modo da poter presentare in modo efficace le proprie esperienze lavorative, sia interne che esterne.

PAROLE CHIAVE

Progressioni verticali, esperienza lavorativa, pubblica amministrazione, TAR Campania, TAR Lazio, D.Lgs. 165/2001, CCNL Funzioni Locali, meritocrazia.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.Lgs. 165/2001, art. 52, comma 1-bis.
  2. CCNL Funzioni Locali, art. 13.
  3. Sentenze TAR Campania e TAR Lazio.

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