Progressioni verticali: rientra tra le scelte discrezionali dell’amministrazione di riservare l’accesso alla selezione ai soli funzionari titolari di incarichi | Salvis Juribus

Le Progressioni Verticali nelle Amministrazioni Pubbliche: Normative e Prassi

CONTENUTO

Le progressioni verticali all’interno delle amministrazioni pubbliche rappresentano un’importante opportunità di crescita professionale per i dipendenti. Queste procedure selettive, che mirano a promuovere i dipendenti da un’area a un’altra di maggiore responsabilità, sono regolate da normative specifiche che pongono l’accento sul merito e sulla valutazione delle competenze.

In Italia, la disciplina delle progressioni verticali è principalmente contenuta nel Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che stabilisce i principi generali per il lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni. In particolare, l’articolo 52 del suddetto decreto prevede che le amministrazioni debbano garantire procedure di selezione basate su criteri di merito, competenza e trasparenza.

Tuttavia, è importante notare che la riserva di accesso alle selezioni per i soli funzionari titolari di incarichi non è una prassi comune e potrebbe non essere prevista dalle norme vigenti. Ad esempio, la Regione Calabria ha avviato procedure di progressione dall’area degli istruttori a quella dei funzionari senza specifiche riserve per i titolari di incarichi, dimostrando un approccio più inclusivo e meritocratico.

Le scelte discrezionali delle amministrazioni possono influenzare la gestione delle selezioni, ma è fondamentale che tali scelte rispettino i principi di imparzialità e trasparenza previsti dalla legge. La giurisprudenza ha più volte ribadito che le amministrazioni devono motivare adeguatamente le proprie decisioni, evitando discriminazioni e garantendo pari opportunità a tutti i dipendenti.

CONCLUSIONI

Le progressioni verticali nelle amministrazioni pubbliche sono un processo complesso che deve seguire regole chiare e trasparenti. È essenziale che i dipendenti e i concorsisti siano informati sui propri diritti e sulle modalità di accesso a queste opportunità, per garantire un ambiente di lavoro equo e meritocratico.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è cruciale comprendere le normative che regolano le progressioni verticali. Essere a conoscenza dei propri diritti e delle procedure di selezione può fare la differenza nel percorso di carriera. Inoltre, la consapevolezza delle norme vigenti permette di segnalare eventuali irregolarità e di tutelare i propri interessi professionali.

PAROLE CHIAVE

Progressioni verticali, pubblica amministrazione, selezione, merito, trasparenza, Decreto Legislativo 165/2001, Regione Calabria.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 - Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.
  2. Legge 7 agosto 1990, n. 241 - Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi.
  3. Delibera della Giunta Regionale della Calabria - Procedure di progressione verticale.

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Assegnando gli incarichi si assegna di fatto pure la progressione.